Una delle caratteristiche più importanti della curcuma è la sua appartenenza alla famiglia Zingiberaceae.
Molte delle piante che appartengono a questa famiglia possono essere utilizzate sia per scopi alimentari che medici.
Andiamo ad analizzare questi ultimi.
Benefici medici
La curcuma è da sempre molto utilizzata nella medicina indiana, mentre è stata relativamente sottovalutata nel resto del mondo, soprattutto quello occidentale.
Solo di recente, grazie ai numerosi studi condotti, è stato possibile venire a conoscenza di tutti quelli che sono i benefici legati a questa spezia della salute. La curcuma, infatti, possiede:
- Effetti antiossidanti, antirachitici, anti-ischemici e antinfiammatori;
- Benefici anche per il trattamento della malaria, per la prevenzione di alcuni tumori (come quello al collo dell’utero) e sembra che abbia effetti di interferenza anche con la replicazione del virus HIV.
- La curcuma, inoltre, possiede anche effetti positivi contro il morbo di Alzheimer in quanto va a inibire l’accumulo di beta-amiloide all’interno del cervello dei pazienti affetti da questa malattia.
- I benefici della curcumina non terminano qui. Ci sono, infatti, prove indiziarie che questa possa andare a migliorare le funzioni cerebrali.
- Inoltre la curcumina possiede effetti positivi anche sulla riduzione di stress, depressione e ansia intervenendo direttamente sulla neurogenesi dell’ippocampo.
Effetti collaterali
Nonostante i benefici derivanti da questa spezia siano parecchi, non bisogna sottovalutare quelli che sono i suoi effetti collaterali.
Se si vanno a superare quelle che vengono considerate le dosi giornaliere consigliate, infatti, potrebbero cominciare a comparire problematiche come nausea, diarrea o, nel peggiore delle ipotesi, potrebbero manifestarsi seri disturbi gastrointestinali.
Ma non è tutto. Se per un qualsiasi motivo state seguendo delle terapie a base anticoagulante, evitate di utilizzare questa spezia in quanto potrebbe provocarvi pericolose emorragie.