Capita a tutti almeno una volta nella vita di preoccuparsi del proprio aspetto fisico, o di non vedere di buon occhio una parte del corpo che si considera un punto debole. Può trattarsi del naso, o della conformazione degli zigomi e così via.
Quando, però, un semplice difetto, per la restante parte delle persone insignificante o inesistente, diviene un pensiero fisso per la persona, quasi un’ossessione, potremmo essere di fronte al disturbo da dismorfismo corporeo.
Nelle prossime righe vedremo di cosa si tratta, quali sono i sintomi per riconoscerlo e la diagnosi. La seconda parte dell’articolo verterà sulle possibili cure. Continuate a leggere.
Definizione e sintomi
Quando parliamo di dismorfismo, ci riferiamo ad un’alterazione nella forma o nella dimensione del corpo o di una parte di esso. Nel caso del disturbo da dismorfismo corporeo, la persona percepisce in modo alterato il proprio corpo. Il difetto, per altri trascurabile o insignificante, diviene un problema insormontabile e un pensiero fisso. I sintomi più comuni sono i seguenti:
- Vedere il proprio corpo brutto, deforme, sbagliato e disgustoso;
- Trascorrere molto tempo a pensare al proprio difetto, a osservarlo o a parlare di esso;
- Essere ossessionati dallo specchio con cui si tiene sotto controllo il difetto;
- Provare senso di vergogna verso il proprio fisico al punto da coprirsi o, nei casi più gravi, da non uscire di casa;
- Richiedere costanti interventi di chirurgia estetica per modificare il proprio aspetto;
- Cura maniacale dell’estetica senza esserne mai soddisfatto.
Le parti del corpo più soggette a una visone alterata in caso di dismorfismo sono: capelli, pelle del viso e muscolatura. Se invece l’ossessione verte sul peso e su grasso corporeo, potrebbe trattarsi di un disturbo del comportamento alimentare.
Diagnosi
Il DSM-5, il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali, uno dei testi di riferimento per la classificazione e la diagnosi delle malattie mentali, inserisce il disturbo da dismorfismo corporeo tra tra i disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi correlati.
Per poter fare una diagnosi è necessario che le preoccupazioni circa il proprio aspetto fisico siano costanti, eccessive e pervasive occupando gran parte del tempo.
L’ossessione nei confronti del difetto, inoltre, deve impedire il normale svolgimento della vita quotidiana, con conseguenze sulla vita personale e relazionale.
Questo è quanto. Non perdetevi la seconda parte del nostro articolo. A presto!