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Mindfulness: gli esercizi che non puoi perdere

Quando parliamo di mindfulness, per usare le parole di uno dei suoi primi esponenti, Jon Kabat-Zinn, ci riferiamo al “prestare attenzione” al presente, in modo non giudicante e con intenzione.

Sulla base di questa definizione, la mindfulness può rappresentare una forma di meditazione, ma non va confusa con una tecnica di rilassamento. Più che altro è un modo per entrare in contatto con se stessi ed essere consapevoli di alcuni processi come emozioni, pensieri o sensazioni.

Lo scopo è quello di focalizzarsi sulla realtà presente accettandola per quello che è, senza giudicarsi, e prendendo le distanze da pensieri o emozioni negative che possono minare la propria serenità. Tutto ciò è possibile tramite la pratica. Vediamo insieme tre esercizi.

Esercizi

1. Body scan

Tra le tecniche per ridurre lo stress attraverso la mindfulness inserite nel protocollo MBSR (Mindfulness-based stress reduction) formulato da Kabat-Zinn, abbiamo il Body scan, esercizio per prendere consapevolezza del corpo fisico.

Consiste nella “scansione” del proprio corpo attraverso la mente. Bisogna mettersi in una posizione confortevole, chiudere gli occhi e cercare di sentire, di volta in volta, ciascuna parte del proprio corpo. Se ci si distrae, cosa abbastanza frequente, si ritorna dolcemente sul punto.

2. Uvetta passa

Per questo esercizio avrete bisogno di alcuni acini di uvetta passa. Per prima cosa fermatevi in un posto tranquillo dove potrete praticare in assoluta calma. Prendete un acino in mano ed esploratelo con la vista, come se non sapeste di cosa si tratta.

Valutatene poi il peso, la consistenza, la forma, sfiorandolo con le dita. Soffermatevi poi sull’odore, chiedendovi se ne percepite uno o no. Infine accompagnatelo alla bocca, facendo attenzione al gesto stesso del braccio.

Concentratevi adesso sul suo sapore, sulla masticazione e sulla preparazione del corpo per deglutire l’uvetta. Cercate di essere consapevoli di ogni passaggio e di quali sensazioni il chicco vi ha lasciato.

3. Occhio al respiro

Non potevamo concludere senza un esercizio fondamentale per la mindfulness, basato su un aspetto della nostra vita spesso dato per scontato: la respirazione.

Anche in questo caso cercatevi un luogo appartato in cui non essere disturbati, mettetevi comodi, chiudete gli occhi e cercate di prestare attenzione al respiro. Non dovrete controllarlo, ma lasciarlo libero.

Se vi doveste distrarre, cercate di tornare a quello che è l’oggetto della vostra attenzione e intenzione, magari focalizzandovi su un’area del corpo in cui il respiro è percepibile, come il torace o la pancia.

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