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Morbo di Pott: cause, sintomi e cura

morbo di pottIl morbo di Pott può essere causa di una osteomielite dei dischi delle vertebre e delle stesse vertebre. La sindrome è provocata da un batterio, il Mycobacterium tuberculosis.

Questa sindrome può indebolire le vertebre e causare cifosi, una volta intaccati i nervi la sindrome può addirittura portare alla paralisi. La malattia colpisce soprattutto gli anziani di qualsiasi sesso.

Cause e sintomi

Il morbo di Pott può comparire in qualunque punto della colonna vertebrale causando un’infezione dei dischi tra le vertebre e in seguito può infettare anche le vertebre stesse.

Nei paesi più ricchi esiste un vaccino contro questa malattia, per questo in Occidente, la sindrome è poco conosciuta. Le maggiori cause della sindrome di Pott sono:

  • Età molto avanzata;
  • Esposizione al rischio;
  • Immunodeficienza;
  • Casi in famiglia di tubercolosi.

Sintomi

I sintomi più comuni della sindrome di Pott sono:

  • Intenso dolore della colonna;
  • Torcicollo;
  • Problemi di lombalgia;
  • Sciatalgia;
  • Rigidità muscolare;
  • Mobilità ridotta;
  • Stanchezza;
  • Inappetenza e conseguente perdita di peso;
  • Febbre.

Nel caso in cui la malattia non venga riscontrata correttamente né curata in tempo, potrebbe portare a paralisi e alla comparsa di una gobba sulla schiena, nonché altre gravi complicazioni che causano ascessi e difficoltà nei movimenti.

I dolori sono molto forti e non vanno mai trascurati, l’infiammazione potrebbe espandersi e danneggiare irreparabilmente la colonna.

Diagnosi e cura

Si arriva alla diagnosi di sindrome di Pott a seguito di una serie di radiografie che dimostrino lo schiacciamento dei dischi tra le vertebre e individuino le varie lesioni alla colonna provocate dalla malattia.

Talvolta viene eseguito anche un test cutaneo che possa individuare una reazione positiva alla tubercolina. La cura consiste principalmente nella somministrazione di appositi medicinali antitubercolari per un periodo di almeno un anno.

Si consiglia prolungato riposo e tranquillità per aiutare il recupero, il riposo può durare qualche settimana fino a qualche mese. Nei casi gravi bisogna immobilizzare la colonna con un apposito gesso.

Nel caso della formazione di ascessi, si possono eliminare chirurgicamente alleviando così la pressione sul midollo e sulle vertebre.

Se notate alcuni dei sintomi relativi alla sindrome, avvertite immediatamente il vostro medico e non trascurate il dolore. Ricordiamo che se non curata la malattia porta a paralisi definitiva.

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