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Come funziona la dipendenza

dipendenti dal pcQuando parliamo di dipendenza non ci riferiamo solamente a quelle di cui parlano i telegiornali.

Non solo droga insomma, ma un universo multiforme di alimenti, sostanze, nutrienti che ci intrappolano in un vortice dal quale è difficilissimo uscire.

Vediamo insieme cos’è la dipendenza, come funziona e come dire basta una volta per tutte alla nostra prigionia.

Che cos’è la dipendenza?

Siamo fatti così, in tutti i sensi. Il nostro cervello è programmato per cercare la felicità ad ogni costo, e rimanere tristi e insoddisfatti a lungo è semplicemente qualcosa per il quale non siamo stati programmati. Cercheremo le cose che ci fanno sentire felici, ma prima che riusciamo a rendercene conto, questa ricerca di soddisfazione si trasforma in abitudine e poi in dipendenza.

E’ un’idea sbagliata quella che ci siamo fatti negli ultimi anni: non si diventa solo dipendenti da alcol e droghe, ma possiamo diventarlo anche in relazione a shopping, gioco d’azzardo, videogiochi, internet e chi pi ne ha più ne metta.

Come funziona?

La dipendenza si può dividere in tre fasi:

1- desiderio per l’oggetto della felicità. Si può trattare di alcol, droghe o di qualunque altra cosa

2- perdita di controllo: nonostante ci siamo promessi di non “toccarlo” più, ci ricaschiamo come dei fessi.

3- ripetizione del comportamento, nonostante si conoscano gli effetti negativi, non possiamo smettere di ripetere i punti 1 e 2.

Il principio del piacere

Il nostro cervello altro non è che un centro di piacere. Quello che ci interessa in particolare è un groviglio di nervi che è vicinissimo alla corteccia celebrale.

Quando vivi qualcosa di positivo (una promozione una vincita, un aumento di stipendio, una cena romantica) il cervello rilascia dopamina. Quando il nostro cervello diventa letteralmente inondato di dopamina, l’ippocampo, che è il centro della memoria, associa l’attività svolta alla soddisfazione, compiendo il primo passo verso la dipendenza.

E’ così che le droghe prendono possesso di noi: i primi consumi sono piacevoli, il nostro cervello registra questa piacevolezza, e da quel momento in poi, ogni volta che ci sentiremo giù di corda, cercheremo la risposta nelle sostanze che abbiamo assunto.

La tolleranza

Per mantenerci in vita, il cervello si fa in 4. Nel caso in cui la dopamina assunta in eccesso fosse davvero troppa, o verrà ridotta la produzione di dopamina standard, oppure il cervello ucciderà i recettori di dopamina.

In seguito a questo processo si sviluppa la tolleranza, che è un po’ la ciliegina su una torta davvero difficile da mandare giù. Per riprodurre quella sensazione di piacere sarà necessario assumere (o ripetere un comportamento) a dosi sempre più massicce, scatenando una reazione a catena che ci porterà, in brevissimo tempo, a perdere completamente il controllo di noi stessi.

Come liberarsi di una dipendenza?

E’ un percorso difficile, molto difficile. Cominciare a capirne il meccanismo è sicuramente un grosso passo in avanti, anche se per dichiararsi “puliti” (qualunque la dipendenza sia), è necessario un percorso di recupero fatto di privazioni che sembreranno impossibili da sopportare e, nel caso di alcune dipendenze specifiche, di settimane e settimane di low e dolori fisici al limite della sopportazione.

Ce la puoi fare, conoscere è il primo passo, sviluppare la convinzione di essere forti abbastanza per superare questa orribile afflizione il secondo. Coraggio!

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