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Ghosting: quando l’altro scompare (Seconda Parte)

Messaggi senza risposta, deviazione di chiamata, assenza continua sui social sono alcuni dei segnali del ghosting, un fenomeno molto diffuso in cui l’altro, amico o partner, scompare.

Questa scomparsa, che giustifica il termine ghosting, “fantasma”, ha delle caratteristiche essenziali: è improvvisa e immotivata. La persona in questione, o ghoster, passa dall’essere presente all’essere completamente assente senza fornire alcuna spiegazione per il suo silenzio.

Nella prima parte dell’articolo, oltre alle caratteristiche del ghosting, abbiamo visto le possibili motivazioni di questo comportamento. Vediamo adesso cosa accade alla vittima e quali rimedi possono essere d’aiuto.

Cosa prova la vittima di ghosting

Sorpresa, ansia e angoscia sono alcune delle emozioni che la persona ghostata può esperire: l’altro scompare senza un perché. La reazione più immediata è quella di domandarsi se sia accaduto qualcosa di brutto o se il proprio comportamento abbia offeso l’altro. Si cerca quindi di dare una spiegazione plausibile alla sua azione.

Non ricevere alcuna risposta ai diversi tentativi di contatto con il ghoster, oltre al panico, può scatenare reazioni di rabbia, soprattutto a causa della frustrazione di non sapere cosa stia succedendo all’altro e perché non voglia sentirci più.

Infine il perdurare del silenzio getta la vittima in uno stato di profondo sconforto e desolazione che può sfociare anche in disturbi dell’umore, quale la depressione. L’assenza di spiegazioni non permette alla vittima di capire perché l’altro ha voluto troncare i rapporti e quindi di andare avanti.

Cosa fare se si è vittima di ghosting

Purtroppo non esiste un rimedio immediato al malessere causato dall’essere stati vittima di ghosting, così come non esiste una cura per la sofferenza causata da una normale rottura.

Senza dubbio capire di essere incappati in un ghoster può essere d’aiuto: serve a smettere di sentirsi in colpa o responsabili della fuga. La decisione del ghoster di fuggire, infatti, va al di là del comportamento della vittima.

La cosa migliore da fare è quella di concentrarsi su di sé, sulle proprie passioni e affetti stabili e di cercare, giorno dopo giorno, di andare avanti. Il supporto di uno psicologo può essere di grande aiuto per superare l’assenza e tornare a condurre una vita serena.

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