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Mononucleosi nei Bambini: sintomi, durata e cura

mononucleosiLa mononucleosi è una malattia infettiva di tipo orale, causata dal virus di Epstein-Barr (EBV in gergo medico), un parente dell’herpes zoster e che appartiene alla famiglia degli Herpes.

Si tratta di una patologia che può colpire sia durante l’età adulta, si durante l’infanzia, ed è per questo motivo che abbiamo preparato uno speciale che vi illustri le cause, i sintomi, gli effetti e le possibili cure di quella che è una patologia che, spesso in modo del tutto ingiustificato, preoccupa molto i genitori.

La malattia ghiandolare

Quando parliamo di mononucleosi, parliamo anche di quella che viene definita, in volgare, la malattia ghiandolare. Si tratta infatti di una patologia che colpisce spesso e volentieri i linfonodi del collo e anche la milza, che vanno entrambi ad ingrossarsi, una delle manifestazioni più tipiche di questa patologia.

Anche l’ingrossamento del fegato, in un caso su tre tra i pazienti colpiti dalla mononucleosi, è un sintomo piuttosto tipico.

Quali sono le cause?

Le cause sono tutte riconducibili all’infezione da herpes, nella versione del virus di Epstein-Barr. Non ci sono altri tipi di cause riconducibili alla presenza della mononucleosi, tanto nei bambini quanto negli adulti.

È contagiosa?

Sì, la mononucleosi è contagiosa e dunque i bambini che ne presentano i sintomi non devono essere mandati a scuola, almeno fino a tre giorni dopo la scomparsa dei sintomi.

Quali sono i sintomi?

I sintomi che riguardano la mononucleosi sono spesso assenti, soprattutto durante le prime settimane dall’infezione. In tutti gli altri casi avremo:

  • Sintomi tipicamente influenzali, come stanchezza, svogliatezza, mal di pancia, di gola, nausea leggera, cefalea, talvolta anche febbre leggera, brividi e sudorazione.

Nella seconda fase dalla patologia invece andremo ad avere quelli che sono i sintomi più tipici della patologia, vale a dire:

  • Gola infiammata;
  • Chiazze rosse sul palato;
  • Febbre piuttosto alta;
  • Ingrossamento ghiandolare;
  • Esantema stile morbillo, anche se solo in 1 caso su 10;
  • Ingrossamento della milza;
  • Gonfiore alle palpebre.

Quali sono le terapie?

La mononucleosi non può purtroppo essere guarita con alcun tipo di farmaco e per questo motivo (anche per il fatto che in genere non da luogo a decorsi nefasti), i medici preferiscono lasciare che faccia il proprio decorso.

Tendenzialmente si può considerare superata la fase acuta successivamente alla scomparsa della febbre.

Il bambino può considerarsi completamente riabilitato dopo 72 ore dalla scomparsa completa della febbre.

Il vostro medico sarà comunque in grado di illustrarvi quelle che sono le modalità più idonee per il controllo della patologia in questione. Non c’è comunque molto da preoccuparsi, in quanto il decorso della patologia è tutto fuorché nefasto.

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