Vivere al Meglio
L’obesità infantile costituisce un serio problema, che colpisce nella fascia d’età che va dai 9 agli 11 anni ben il 13% dei nostri bambini. Un problema che non solo acuirà la possibilità di sviluppare patologie da adulto, ma che comincia a creare problemi di salute sin da subito.
È questo il risultato di una ricerca condotta dall’Ospedale Bambin Gesù di Roma, che ha condotto uno studio su 1000 bambini, divisi in due gruppi per presenza di obesità o meno, ottenendo risultati che sono una bruttissima notizia per chi è in sovrappeso pur non essendo ancora adulto.
L’eccesso di peso sarebbe infatti responsabile non solo per alcune disfunzioni a livello epatico, ma anche per alcuni disturbi della retina e della cornea che sembrano incidere con una frequenza di molto maggiore su quei bambini che hanno superato la soglia dell’obesità.
Le retinopatie, praticamente assenti infatti nei bambini normopeso, sono molto frequenti (si parla del 23% dei casi) in quei bambini che si trovano in sovrappeso, campanello d’allarme che è nato proprio dalla ricerca svolta dal Bambin Gesù.
Obbligatori i check-up per i prepuberi obesi
Chi pensa che i check-up siano una pratica da seguire soltanto passati i 40, si sbaglia di grosso, ed è questo il messaggio che, da questa ricerca, il Bambin Gesù vuole diffondere.
I bambini che infatti non abbiano un peso entro la norma dovranno recarsi con frequenza dal medico generalista, dall’epatologo e dall’oculista per controllare che le due patologie fortemente collegate all’obesità siano sotto controllo.
Al tempo stesso lo staff dell’Ospedale consiglia una terapia per rientrare entro valori di peso normali, soprattutto se il paziente che soffre di obesità è ancora in tenera età ma prossimo alla fase dello sviluppo.
L’obesità è ad oggi la principale causa di morte per le popolazioni occidentali, e la prevenzione parte dalla più tenera età, con un’educazione alimentare e sportiva che permetta al bambino di sviluppare abitudini di vita corrette e salutari.
