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Pellicine sulle dita, come togliersi il vizio di strapparle

Come gli occhi sono lo specchio dell’anima, così le mani lo sono del nostro stile di vita, delle nostre passioni, e della pazienza che abbiamo nel prenderci cura di loro, anche se spesso le diamo per scontate.

Molta attenzione è posta nell’abbinamento degli smalti ai relativi outfit, o a seguire una determinata moda, ma poi ci ritroviamo con delle unghie dai colori e dalle decorazioni fantasmagoriche mentre la loro corona, appunto le cuticole, appaiono secche e screpolate, con quelle terribili “pellicine”.

Perché si formano le pellicine

Le mani sono tra gli strumenti più utili e preziosi che il nostro corpo ci mette a disposizione e per questo sono anche tra quelli che spesso subiscono più traumi. Sono infatti, particolarmente esposte al freddo, ai traumi, allo sporco e così via.

Quando parliamo di traumi non intendiamo solo quelli da contatto, ma anche quelli che possono investire la qualità della pelle di quest’area del nostro corpo.

Il contatto, spesso diretto, con acqua ed agenti chimici per la pulizia, tendono spesso a deteriorare e a seccare l’epidermide di queste zone. E questo può favorire la comparsa delle pellicine.

La formazione di queste pellicine è dovuta in primo luogo ad una carente idratazione. Per ridurne la formazione bisogna bere molto, ma anche procedere con l’applicazione topica di creme mani idratanti o oli, anche di origine naturale, appositamente sperimentati per la gestione delle cuticole.

Tuttavia il primo istinto di molti di noi quando notiamo la formazioni di queste fastidiose escrescenze di pelle secca è quella di addentarle e tirarle via.

Cosa fare?

In questo modo però non facciamo altro che peggiorare il tutto, portando spesso alla formazioni di piccole ferite, che vanno via via irritandosi generando spesso non solo fastidio, ma anche dolore. E soprattutto se questo istinto è abituale, bisogna intervenire per prevenire conseguenze più serie.

Come per chi mangia le unghie uno dei rimedi classici è lo smalto amaro, che a contatto con la nostra bocca dovrebbe immediatamente spingerci ad allontanare la mano. Il ripetere il gesto dell’allontanamento a lungo termine annullerà l’abitudine di portarci l’unghia alla bocca.

In alcuni casi, quelli legati a comportamenti ossessivo-compulsivo, possiamo ricorrere, attraverso uno specialista alla terapia comportamentale.

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