La Sindrome di Mikulicz è un tipo di scialoadenosi di origine immunitaria (una malattia degenerativa, ma non infettiva delle ghiandole salivari). La sindrome è caratterizzata da un’ipertrofia delle ghiandole:
- Parotidi;
- Sottomascellari;
- Lacrimali.
La malattia di Mikulicz si verifica in genere associata a delle malattie sistemiche, come leucemia o morbo di Hodgkin. La sindrome di Mikulicz è una malattia sclerosante che causa accrescimento bilaterale delle ghiandole lacrimali, delle ghiandole paratiroidee e di quelle sottomandibolari.
Sintomi e cause
Oltre all’ingrossamento delle ghiandole, la sindrome di Mikulicz causa:
- Secchezza del cavo orale;
- Secchezza agli occhi;
- Secchezza degli organi (polmoni, fegato, reni).
La malattia, inoltre, può essere provocata dall’aggravarsi della pancreatite o della fibrosi retroperitoneale, nonché della nefrite. In questi casi sia la sindrome che le varie patologie vanno tenute sotto stretto controllo. Negli affetti dalla sindrome, le ghiandole sono sempre gonfie e doloranti, possono apparire tumefatte e dolere anche se semplicemente sfiorate. L’individuazione dei sintomi è quindi piuttosto immediata.
Sindrome di Mikulicz e ghiandole
Come abbiamo anticipato in precedenza, la sindrome colpisce le ghiandole, ma cosa sono? Le ghiandole salivari sono distinte in maggiori e minori. Quelle maggiori sono:
- Ghiandole parotide;
- Ghiandola sottomandibolare;
- Ghiandola sottolinguale.
Le ghiandole salivari minori, invece, si trovano a livello di palato, labbra, lingua, guance, laringe e naso. Esse possono essere colpite da diversi tipi di patologie infiammatorie e/o neoplastiche sia benigne che maligne, tra cui la sindrome di Mikulicz. La ghiandola parotide è a secrezione salivare sierosa, quella sottomandibolare è a secrezione salivare mista (sia sierosa che mucosa) e quella sottolinguale, infine, è anch’essa una ghiandola a secrezione salivare mista (quindi di nuovo sia sierosa che mucosa).
Cura e terapia
La cura della sindrome è piuttosto semplice e consta principalmente di una terapia a base di cortisonici. La sindrome si diagnostica, in genere, con la semplice anamnesi dei sintomi. Il medico dovrebbe riuscire ad individuare la malattia con la sola visita medica e con un normale esame istologico delle ghiandole interessate.
Se avvertite uno strano e continuo dolore alle ghiandole, nonché gonfiore che perdura nel tempo, consultate il vostro medico. La terapia allevia fortemente i sintomi e aiuta a gestirli. Ricordate che non bisogna mai trascurare i sintomi per evitare che la malattia si aggravi e provochi disturbi più significativi.