L’AIDS, la sindrome da immunodeficienza acquisita, è una patologia nella quale si riscontra un calo nelle prestazioni del nostro sistema immunitario. Si tratta di una patologia trasmessa il grosso delle volte sessualmente e che è motivo di preoccupazione da parte di tutti, in quanto purtroppo in grado di portare il paziente anche alla morte.
Vediamo insieme quali sono i sintomi iniziali che devono essere ritenuti segnale dell’avvenuta infezione, cercando al tempo stesso di individuare quali siano le caratteristiche della patologia in questione.
Che cos’è nello specifico l’AIDS? E cosa c’entra l’HIV?
L’AIDS è una patologia che, almeno allo stato attuale delle conoscenze della medicina, è dovuta all’infezione dell’HIV, un tipo particolare di virus che può trasmettersi da soggetto a soggetto tramite contatto tra liquidi fisiologici. Le vie più comuni di contagio sono l’attività sessuale e la trasfusione di sangue, metodi durante i quali vengono a contatto diversi liquidi biologici che possono farsi veicolo, appunto, del contagio da HIV.
Si può anche essere contagiati dall’HIV e non essere ancora malati di AIDS, situazione durante la quale il paziente viene appunto considerato dalla medicina “esclusivamente sieropositivo”.
Non esistendo purtroppo cure che siano definitive nei confronti dell’AIDS, l’unico metodo effettivo rimane quello della prevenzione, attraverso comportamenti che siano atti a non permettere al virus di essere trasmesso, appunto, al paziente.
Quali sono i sintomi?
I sintomi iniziali che riguardano l’AIDS sono piuttosto blandi, almeno inizialmente. Nelle prime 4 settimane dal contagio, infatti, non avremo alcun tipo di sintomi, trattandosi appunto di un’infezione che è totalmente asintomatica nel suo stadio iniziale.
Successivamente, tra il primo e il secondo mese, avremo sintomi di tipo influenzale:
- Febbre, anche alta;
- Ingrossamento dei linfonodi;
- Mal di gola;
- Edemi cutanei;
- Dolore ai muscoli;
- Piaghe sia nel cavo orale che nell’esofago.
Si tratta però di sintomi che sono purtroppo comuni ad un gran numero di patologie, e che rendono, in assenza di test del sangue, particolarmente difficile individuare la presenza o meno della patologia in questione.
Chi abbia tenuto dunque comportamenti a rischio dovrebbe, a tutti i costi, sottoporsi a test specifici in grado di andare a individuare la presenza o meno del virus.
I sintomi, che sono quelli che abbiamo elencato sopra, non sono purtroppo sufficienti per andare a individuare la presenza o meno sia del virus HIV che della patologia ad esso collegata, ovvero l’AIDS.