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Anemia Sideropenica: sintomi, cause e cura

emoglobinaL’anemia sideropenica è una delle tante tipologie di anemia, gruppo di malattie che in genere segnalano un deficit importante di ferro a livello ematico.

Il ferro è un elemento indispensabile, contenuto sia nei globuli rossi che nella mioglobina e la sua presenza nelle giuste quantità è fondamentale per la salute del nostro corpo.

Vediamo insieme, tornando allo scopo specifico del nostro articolo, quali sono le caratteristiche dell’anemia sideropenica, quali sono le possibili terapie e soprattutto le conseguenze.

Un’anemia a lento rilascio

Nel caso della sideropenica, siamo davanti ad un particolare tipo di anemia dove alla carenza di ferro si arriva sul lungo periodo. Le scorte si esauriscono, infatti, a ritmi estremamente bassi, in genere a causa di una piccola perdita ematica costante, oppure dell’aumento del fabbisogno, che può derivare ad esempio da stati fisiologici particolari come la gravidanza.

I sintomi

Non ci sono sintomi rilevanti per quanto riguarda l’anemia sideropenica. Fino a quando i livelli di emoglobina nel nostro sangue non scendono al di sotto dei 10 grammi per decilitro, infatti, non si avverte alcun tipo di modificazione nel funzionamento del nostro corpo.

Solo scendendo al di sotto di queste soglie cominceremo ad avvertire aumentato battito cardiaco e quando gli strumenti di emergenza del nostro corpo non saranno più sufficienti a sopperire, appariranno quelli che sono i sintomi tipici dell’anemia, vale a dire:

  • Pallore;
  • Stanchezza a livello muscolare;
  • Tachicardia;
  • Mancanza di appetito cronica.

Si può guarire? Qual è la terapia più indicata?

In genere si ricorre all’utilizzo di sali di ferro, che sono in grado di portare i livelli di emoglobina del sangue, praticamente da subito, a livelli accettabili, permettendo al paziente di recuperare immediatamente un buono stato di salute.

In aggiunta alla terapia di tipo farmacologico, si deve anche far ricorso ad una terapia tarata sulle cause dell’anemia. Se c’è un’emorragia, per quanto piccola, va arginata e se la gravidanza è troppo dispendiosa a livello di ferro, si dovrà modificare la propria dieta di conseguenza.

Spesso, infatti, le carenze derivano proprio da regimi alimentari sbagliati, che possono essere tarati di nuovo dal nostro medico curante al fine di evitare anche di ricorrere a farmaci e a terapie a base di sali.

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