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Angioma al Fegato: sintomi, diagnosi e cura

angioma fegatoQuando parliamo di angioma al fegato, ci riferiamo ad una tipologia di tumore benigno che colpisce le cellule endoteliali. Si tratta delle cellule che rivestono i vasi sanguigni del fegato e che possono essere colpite, con una certa frequenza, da questo tipo di problematica.

L’angioma epatico è in genere una massa tumorale benigna che misura pochi centimetri, difficile da rilevare e che non causa alcun tipo di problema.

I problemi cominciano ad essere avvertiti quando, purtroppo, la massa cresce di dimensioni.

Quali sono i sintomi?

I sintomi che possono indicare la presenza di angioma epatico sono pochi. Si avverte in genere un forte dolore addominale, prima legato esclusivamente alla porzione di addome occupata dal fegato. Successivamente, soprattutto con la crescita della massa tumorale, l’angioma al fegato può causare dolore più diffuso.

Quali sono le conseguenze?

Le conseguenze dell’angioma al fegato escludono sicuramente la trasformazione in forma maligna del tumore in questione. Tuttavia l’angioma può essere causa di patologie serie, anche se piuttosto rare, come:

  • Sindrome di Klippel;
  • Sindrome di Osler;
  • Sindrome di Von Hippel.

Quali sono le cause?

Le cause che possono portare alla formazione di un angioma al fegato sono, almeno per il momento, relativamente oscure. Secondo l’ipotesi più accreditata al momento, dipenderebbe da modificazioni di tipo genetico, che potrebbe essere anche frutto di problematiche di carattere genetico-ereditario.

Nel caso delle donne, invece, sembrerebbe esserci una sorta di legame con l’alterato livello di estrogeni nel sangue, che potrebbe essere causato appunto da terapie ormonali oppure da menopausa.

Esiste una terapia?

Sì, esistono terapie, anche se dipende comunque dal caso di angioma che ci troviamo di fronte. Nel caso in cui l’angioma fosse di piccole dimensioni, è sicuramente consigliabile lasciarlo com’è, dato che gli eventuali interventi sarebbero comunque decisamente invasivi e prevederebbero quello che è un intervento dai benefici incerti.

Nel caso in cui invece le dimensioni del nostro angioma dovessero farsi considerevoli, bisognerà per forza di cose procedere con una terapia di tipo chirurgico.

Si tratta di una terapia che prevede la rimozione dell’angioma, quando la massa tumorale non sia eccessivamente profonda. Si opera con 3–4 incisioni di piccolissime dimensioni, che in genere non causano problemi di sorta.

Si può anche rimuovere completamente la parte di fegato interessata appunto dal fenomeno in questione, anche se si tratta di un intervento piuttosto invasivo che in genere viene lasciato come ultima ratio.

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