Il calo dell’udito è una circostanza ormai molto comune causata da un affaticamento dell’apparato uditivo.
È un processo molto lento e progressivo, ma a causa della sottovalutazione del problema spesso i pazienti tendono a prendere provvedimenti solo 7 anni dopo l’inizio del calo progressiva dell’udito.
I segnali
L’abbassamento dell’udito non compare da un giorno all’altro, bensì scompare lentamente rendendo molto difficile il riconoscimento.
Questo calo comporta: una difficoltà a comprendere le conversazioni, in particolare nei luoghi con forti rumori.
All’inizio, si avrà problemi a sentire le voci a media o lunga distanza e difficoltà nel distinguere le voci quando è presente una sovrapposizione di più voci.
Col tempo, c’è la possibilità che compaiano alcuni sintomi che entreranno all’interno della routine di ogni paziente, come ad esempio:
- Vedere la tv con un volume esagerato;
- Difficoltà nel seguire una voce al telefono;
- Difficoltà nel seguire i discorsi in luoghi affollati;
- Udire suoni fastidiosi senza essere a conoscenza della fonte che li genera;
- Avere le orecchie tappate dal nulla.
Per migliorare la propria qualità di vita è estremamente importante riconoscere la problematica già dalla manifestazione di uno dei sintomi.
Prevenzione
Secondo l’OMS, nei prossimi anni circa il 10% della popolazione mondiale soffrirà di problemi uditivi, ecco perché la prevenzione è l’arma migliore che ogni persona ha. È importante che dai 50 anni in su si facciano esami di controllo ogni anno.
Spesso solo una volta che il dado è tratto si pensa al consulto da parti di specialisti o all’utilizzo di apparecchi acustici.
Di conseguenza è molto importante far rientrare l’esame audiometrico all’interno della nostra routine.
I problemi uditivi possono essere molto versatili. Di conseguenza, in relazione ad ogni problema e allo stile di vita di ogni individuo, la medicina offre diversi prodotti sempre più alla avanguardia.