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Cannabis: quali sono gli effetti collaterali?

cannabisQuello della cannabis è un argomento in grado di dividere in maniera piuttosto netta il pubblico. C’è chi ne sottolinea l’innocuità, anche sul lungo periodo, e chi invece tende a sottolinearne gli aspetti che la avvicinano alle droghe più problematiche.

Quella che però deve essere ritenuta la base di discussione sono i dati scientifici in nostro possesso. Oggi ci occupiamo degli effetti collaterali della canapa/cannabis, cercando di focalizzarci sia su quelli che si ritengono di breve termine, sia su quelli che invece sono ritenuti di medio e lungo periodo.

Gli effetti di breve termine

Non appena si consuma cannabis, che sia hashish o marijuana, si verificano nel soggetto i seguenti fenomeni:

  • Gli occhi si arrossano;
  • La pressione intra-oculare si abbassa notevolmente;
  • Le fauci si seccano;
  • L’appetito viene stimolato considerevolmente, dando luogo a fenomeni di iperfagia;
  • Si può verificare tachicardia, ma solo in genere a dosi piuttosto elevate.

Agli effetti di carattere fisico seguono anche quelli di carattere psicologico:

  • In genere si apprezzano i gusti in modo più accentuato;
  • Le attività ricreative diventano più… divertenti;
  • Si può sperimentare una leggera sensazione di euforia;
  • A dosi particolarmente elevate si può avvertire un senso di spersonalizzazione.

Gli effetti di lungo periodo

Gli effetti di lungo periodo sul corpo sono di diverso tipo e colpiscono il cavo orale, i polmoni, l’apparato riproduttivo e il sistema cardiovascolare:

  • L’uso di cannabis può causare ipertrofia gengivale;
  • A livello di polmoni, bisogna considerare il fatto che stiamo inalando comunque fumo e spesso anche tabacco quando accompagniamo l’erba appunto al tabacco delle sigarette;
  • È scientificamente provato che la cannabis può andare a ridurre il livello di testosterone, la motilità degli spermatozoi e anche il loro numero contenuto nel liquido seminale. In altre parole, chi fuma cannabis ha minori possibilità di far arrivare al concepimento;
  • Per quanto riguarda invece il sistema cardio-vascolare, siamo davanti ad un aumento della frequenza cardiaca e ad un aumento della pressione arteriosa, seppur estremamente moderato. In genere i problemi causati al sistema cardio-vascolare sono di importanza minima e non dovrebbero causare preoccupazioni.

Ma esiste la dipendenza?

No, o almeno non nel senso classico in cui siamo abituati a sentir parlare di dipendenze. Tuttavia chi fa un uso prolungato e abbondante di cannabis, una volta interrotta l’assunzione può avvertire:

  • Insonnia;
  • Inappetenza;
  • Nervosismo moderato;
  • Desiderio di riassumere la droga.

Non si tratta comunque di una dipendenza difficilissima da superare, né tantomeno di una dipendenza che, come si affermava qualche anno fa, attrarrebbe verso droghe più pesanti.

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