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Catarro nelle Orecchie: sintomi, cause e rimedi

orecchio catarroIl catarro nelle orecchie è l’espressione in lingua comune che si riferisce ad una patologia del canale uditivo, l’otite media effusiva. Si tratta di un processo infiammatorio a carico dell’orecchio medio, che si accompagna, come è evidente, ad una produzione eccessiva di muco.

Il muco prodotto

Il muco, o catarro che dir si voglia, può essere fondamentalmente di due tipi:

  • si dice sterile, quando al suo interno non sono ppresenti batteri, il che significa che l’otite è ormai scomparsa ed è in via di guarigione;
  • si dice invece infetto, quando al suo interno sono presenti colonie batteriche oppure virus, che indicano una patologia ancora in corso.

Sarà proprio dall’analisi di questo muco o catarro che l’otorino potrà stabilire una diagnosi accurata non solo della patologia, ma anche del suo decorso.

I sintomi del catarro nelle orecchie

Il catarro nelle orecchie ha una manifestazione piuttosto tipica, che in genere vede l’accumularsi di un siero prima a livello del timpano, che poi va ad occludere tutto il canale uditivo.

Il sintomo principale può essere accompagnato pure da disturbi dell’equilibrio, dolori e pruriti a livello del canale uditivo e anche, più in generale, problemi di udito.

La possibile cura

L’otite media effusiva è una patologia che in genere non richiede cure. In circa il 70% dei casi infatti la malattia rientra spontaneamente senza che ci sia il bisogno di profilassi specifica.

In altri casi invece abbiamo bisogno di terapie specifiche, in genere a base di anti-infiammatori non a base steroidea.

In altri casi invece si possono utilizzare cicli di farmaci cortisonici, che vengono però riservati ai casi di recidive più gravi e in genere mai utilizzati per la prima occorrenza della patologia.

Nel caso in cui l’infezione sia invece micotica, si utilizzano farmaci specifici per combattere le colonie di funghi che avrebbero potuto trovare terreno fertile proprio all’interno del nostro orecchio.

Gli antibiotici anche sono un’opzione: in questo caso però sarà prima bene certificarsi del fatto che l’infezione sia di carattere batterico e non virale.

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