La sindrome di Gerusalemme è una manifestazione improvvisa piuttosto rara, che si verifica esclusivamente nella città di Gerusalemme e che vede il soggetto colpito da sentimenti e credenze religiose molto forti, che possono raggiungere anche le visioni e la convinzione di essere un profeta.
Si tratta di una sindrome che secondo gli psichiatri è molto simile a quella di Stendhal, collegata però alla città di Firenze e soprattutto all’aspetto artistico della città e non a quello religioso.
Vediamo insieme di cosa si tratta nel dettaglio, con la nostra solita rassegna che individuerà sintomi, cause e cure.
Di cosa si tratta?
Si tratta di una sindrome che fu per prima descritta dal dott. Heinz Herman nel 1930, anche se fin dal Medioevo abbiamo dei casi riportati di episodi analoghi a quelli che vi andremo a descrivere tra pochissimo. In alcuni casi la sindrome ha raggiunto delle esplosioni notevoli, come il caso del turista australiano Michael Rohan.
Nel 1969, colpito da una forma piuttosto violenta della sindrome, cercò da solo di incendiare la moschea di Al-Aqsa.
I sintomi
La sindrome di Gerusalemme ha dei sintomi relativamente tipici, che però devono essere concorrenti per poter parlare di questo tipo di patologia:
- Ansietà, senso di agitazione forte;
- Nervosismo e irritabilità;
- Disturbi ossessivo-compulsivi come il lavarsi le mani di continuo;
- Cambiamento nell’abbigliamento, con orientamento prevalente verso le toghe bianche o gli abiti comunque di stampo profetico-religioso;
- Parlare salmodiante;
- Bisogno costante di recitare salmi e preghiere.
Chi viene colpito?
Il fenomeno colpisce con maggiore frequenza i soggetti che abbiano già avuto episodi psicotici prima dell’arrivo stesso a Gerusalemme. Non è però impossibile che la sindrome colpisca anche soggetti in perfetto stato di salute mentale prima di raggiungere la città.
Possono essere colpiti piuttosto di frequente anche quei soggetti che, prima dell’arrivo, abbiano già dimostrato di avere una sorta di ossessione culturale nei confronti di quello che Gerusalemme rappresenta.
Come si cura?
In genere lasciata la città, o comunque dopo un periodo di riposo nella stessa, la sindrome tende a scomparire di suo senza che ci sia affatto la necessità di andare a intervenire in alcun modo sul paziente.