La clamidia non colpisce soltanto gli uomini, anzi. È una patologia a trasmissione sessuale che interessa in maggior parte le donne e che, nonostante sia diffusissima, deve comunque essere motivo di preoccupazione.
Nella guida di oggi ci occupiamo di quella che è la clamidia nelle donne: quali sono i sintomi? Quali sono i rischi? Quali sono le cure necessarie? C’è bisogno di preoccuparsi?
Risponderemo senza indugio a queste e ad altre domande, perché, se è vero che è importantissimo affidarsi alle cure di un medico immediatamente, è altrettanto vero che conoscere aiuta ad affrontare qualunque patologia nel modo più giusto.
Come si trasmette la clamidia?
La clamidia è una malattia che si trasmette per via sessuale. Non è soltanto il caso dei rapporti con penetrazione: questo batterio si può infatti diffondere anche con la condivisione di sex toys oppure con il sesso orale.
Non si tratta dunque di una patologia da prevenire solo con il preservativo: vanno evitati i rapporti occasionali, anche se solo orali, e soprattutto va mantenuta una perfetta igiene dei propri sex toys.
Quali sono i sintomi per la clamidia femminile?
La clamidia femminile si presenta con sintomi che sono sicuramente più evidenti di quelli che si presentano negli uomini.
Tra quelli più comuni troviamo:
- Irritazione a livello vaginale;
- Perdite vaginali, in genere biancastre, simili a quelle della candida;
- Dolore al basso ventre, diffuso, a livello uterino;
- Bruciore che si avverte durante la pipì, soprattutto quando si cerca di trattenerla.
In presenza di questi sintomi, è assolutamente necessario consultare il proprio medico.
Ci sono rischi collegati alla clamidia?
Alla clamidia sono collegati dei problemi che si manifestano soprattutto nel lungo periodo.
Tra i problemi più comuni, con una clamidia malcurata, troviamo:
- Problemi alle tube di Falloppio, con conseguente sterilità;
- Infiammazione cronica delle pelvi, che interessa vagina, utero, collo dell’utero e anche le ovaie.
Si tratta dunque di un problema che purtroppo va curato il prima possibile, sottoponendosi a screening costanti, dato che spesso la clamidia non ha sintomi molto evidenti.
Attenzione particolare durante la gravidanza
Durante la gravidanza, la clamidia può essere trasmessa al bambino anche senza che ci siano dei sintomi evidenti. Per questo motivo, soprattutto durante la gestazione, è necessario sottoporsi a test periodici.