Saltare in alto con agilità è un requisito molto importante per chi pratica sport come atletica, basket e pallavolo, ma anche per calciatori che vogliono allenarsi nello stacco di testa e per i tennisti in fase di servizio.
In questa guida vi daremo i migliori consigli per alzarvi in volo di qualche centimetro in più, con un tempismo perfetto.
Allenare le fasi di pre-salto
Per affrontare un salto con la massima potenza nelle gambe, sarà necessario fare prima almeno due passi in velocità.
Si tratta del classico movimento che fanno i pallavolisti prima di una schiacciata o muro, o i giocatori di basket durante un terzo tempo.
Posizione durante il salto
Fate attenzione alla posizione che assumete appena prima di saltare, magari facendovi filmare durante l’esecuzione.
Gli esperti, per saltare al massimo della potenza senza rischiare infortuni alle ginocchia, consigliano di tenere il busto flesso di 30 gradi, ginocchia di 60 gradi e caviglie di 30 gradi con talloni leggermente sollevati da terra.
Per massimizzare l’efficienza del salto, se possibile portate le mani verso l’alto e mentre saltate spingetele con forza verso il basso.
Esercizi in palestra
Inserite squat, stacchi ed esercizi sui polpacci nel vostro allenamento di routine, da effettuare in palestra due o tre volte alla settimana.
Questi esercizi sviluppano i muscoli posteriori delle cosce, glutei, quadricipiti e polpacci, che sono le parti del corpo maggiormente impegnate nel salto.
Stretching
Lo stretching è molto importante per il tempismo, perché rende le gambe più snodate e pronte ad affrontare al meglio il salto in qualsiasi situazione.
Cosce
Afferrate con la mano destra la punta del piede destro e portatelo all’indietro fino a fargli toccare i glutei. Rimanete in questa posizione per circa 30 secondi e poi cambiate mano e piede.
Polpacci
Scendete giù fino a toccare le dita dei piedi, senza flettere le ginocchia. Se non riuscite a toccare i piedi scendete comunque più che potete.
Dopo 30 secondi di esercizio, fate lo stesso con i piedi incrociati. In questo modo intensificherete il lavoro prima su un polpaccio e poi su quello opposto.