L’alluce rigido è un disturbo molto diffuso, soprattutto tra i ballerini e tra coloro che praticano un’intensa attività sportiva. Ma di che cosa si tratta esattamente? Quali sono le cause più comuni dell’alluce rigido? Quali sono i sintomi e quali i migliori trattamenti?
Hai mai sentito parlare dell’alluce rigido? Se vuoi scoprire che cos’è, allora continua a leggere questo articolo in cui ti forniremo tutte le informazioni importanti su questo problema.
Che cos’è l’alluce rigido? Da cosa è causato?
Come abbiamo già detto all’inizio del nostro articolo, quando parliamo di alluce rigido ci riferiamo ad un disturbo comune soprattutto tra i ballerini e gli atleti.
Questo problema deriva soprattutto dal fatto che, per diversi anni, l’alluce di queste persone viene costantemente sottoposto a degli stimoli atipici, come i ballerini che rimangono per tanto tempo sulle punte dei piedi.
Oltre a questo fattore di rischio, ossia al fatto di fare movimenti anomali, l’alluce rigido può essere causato anche da particolari conformazioni, ad esempio quella del piede piatto.
Quali sono i sintomi dell’alluce rigido?
L’alluce rigido si manifesta con diversi sintomi, soprattutto in base alla fase che stiamo affrontando. Ad esempio, all’inizio del disturbo, chi ne soffre avvertirà un dolore piuttosto sopportabile che aumenterà insieme alla rigidità del dito, con il passare del tempo.
Il problema dell’alluce rigido viene per questo suddiviso in diverse fasi, ossia:
- La fase iniziale, detta Functional hallux limitus;
- La fase Hallux limitus;
- La fase Hallux rigidus, che è la più dolorosa.
Inoltre, in presenza dell’alluce rigido, la cartilagine del dito si consuma e, a causa dell’attrito, può formarsi la cosiddetta cipolla che non è nient’altro che un doloroso sperone d’osso.
Quali sono i migliori trattamenti per l’alluce rigido?
Il trattamento previsto per la cura dell’alluce rigido dipende prima di tutto dalla fase che stiamo attraversando. All’inizio del disturbo, ossia quando percepiamo solo un fastidio sopportabile, possiamo alleviare il problema e prevenire il peggioramento con l’aiuto di uno specifico plantare ortopedico.
A volte il medico abbina a questo plantare anche dei farmaci antinfiammatori e, nei casi più gravi, potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente per risolvere il problema in via definitiva.