Nel nostro intestino vive un’enorme colonia di batteri buoni, che ci aiutano non solo a vivere meglio, ma anche a digerire, ad assimilare e a liberarci da eventuali malanni.
Si tratta di un equilibrio di simbiosi che vede due situazioni stazionarie: il nostro corpo, che combatte il proliferare di questi batteri, e i batteri, che trovando il loro equilibrio riescono a vivere nel nostro intestino.
Quando questo equilibrio si rompe, si può parlare di disbiosi intestinale, una situazione nella quale quello che sarebbe il normalissimo equilibrio dell’intestino e della flora batterica, si rompe.
Le cause
Ci sono tantissime cause che possono essere collegate alla disbiosi intestinale. Vi elenchiamo le più comuni:
- Un’alimentazione non corretta, con un assunzione di coloranti, antibiotici e pesticidi che potrebbero avere, come effetto collaterale, proprio quello di alterare l’equilibrio della flora batterica.
- Patologie: come malattie infettive e, più in particolare, la presenza di parassiti proprio nel tratto intestinale.
- L’uso smodato di antibiotici, che oltre a combattere la presenza dei batteri cattivi, combatte anche quella dei batteri buoni, causando appunto la disbiosi.
- Stress e ansia, che causano scompensi sia a livello di sistema immunitario, sia a livello di flora batterica.
I sintomi più comuni
I sintomi della disbiosi intestinale sono tantissimi, e vi elenchiamo, per comodità, i più comuni, anche se comunque la diagnosi dovrà passare, come in ogni caso, dal vostro medico curante:
- Gonfiore addominale costante;
- Flatulenza;
- Stanchezza, soprattutto al mattino;
- Sensazione di gonfiore e inappetenza;
- Debolezza immunitaria, con una tendenza ad ammalarsi molto spesso.
In presenza di uno o di più sintomi di questo genere, si può pensare di essere di fronte, appunto, ad un caso di disbiosi.
La cura della disbiosi
La cura della disbiosi deve passare necessariamente dall’individuazione delle sue cause, che possono essere individuate solo dall’anamnesi del medico curante.
Una volta individuate le cause, si lavorerà per eliminarle. Si tratta in genere di terapie che prevedono sia l’assunzione di determinati fermenti lattici, come il lactobacyllus, sia il cambiamento di alcuni stili di vita negativi, come la dieta sbagliata e l’assunzione eccessiva di antibiotici.
Cosa mangiare?
Naturalmente, oltre questo, si dovranno seguire delle regole alimentari ben precise e si dovranno consumare, dunque, cibi che non vadano a sovraccaricare eccessivamente l’intestino.
Semaforo verde per le verdure cotte e crude e per la frutta. Lo stesso vale per gli infusi di erbe (come la menta, la melissa e/o il tiglio).
Perfetto anche lo yogurt magro bianco, da consumare magari durante lo spuntino e/o la merenda. Evitate categoricamente i cereali integrali in quanto rendono acido il nostro organismo.
Possono andar bene anche i formaggi di pecora e/o di capra, le uova e le carni bianche. Evitate, infine, i dolci ed il cioccolato in generale.