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Depersonalizzazione: cause e sintomi

Probabilmente vi sarà capitato di sentir nominare questo termine e di chiedervi cosa significasse. La depersonalizzazione è un fenomeno psicologico che può trasformarsi in un vero e proprio disturbo.

Innanzitutto chiariamo il significato del termine. Con depersonalizzazione il DSM-5, il manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali, fa riferimento alla sensazione isolata o frequente di essere al di fuori del proprio corpo, come se l’individuo si guardasse dall’esterno.

La depersonalizzazione è associata spesso alla derealizzazione, ossia alla percezione di essere distaccato dall’ambiente circostante. La realtà (oggetti e persone comprese) non solo viene percepita come estranea, ma anche come diversa, alterata. Depersonalizzazione e derealizzazione fanno parte del disturbo dissociativo.

Cosa causa la depersonalizzazione?

Episodi di depersonalizzazione possono essere causati da forti stress come ad esempio l’essere stato abusato, sia fisicamente che emotivamente, o il non aver avuto in tenera età il giusto accudimento da parte dei genitori. Anche l’aver assistito a degli abusi può scatenare questo tipo di reazione.

La derealizzazione può anche verificarsi a seguito dell’assunzione di droghe come allucinogeni, ketamina, ectasy e marijuana, o dopo essersi trovati in una situazione di grave pericolo. Altri fattori scatenanti possono essere la privazione del sonno e l’eccessiva stanchezza.

Alcuni pazienti che hanno trascorso un periodo di tempo in terapia intensiva hanno affermato di aver sperimentato episodi di depersonalizzazione. Quest’ultima, infine, può manifestarsi anche come sintomo di altre patologie mentali.

Sintomi della depersonalizzazione

Il principale sintomo della depersonalizzazione è quello di sentirsi staccati dal proprio corpo, dalla propria mente e dalle proprie emozioni. La sensazione è quella di vedersi dall’esterno, come se si fosse “spettatori” della propria vita.

Di conseguenza si ha la percezione di non provare nulla e di essere generalmente insensibili a tutto. Un’altra sensazione spiacevole è quella di non essere padroni della propria vita e delle proprie scelte, assomigliando a delle macchine guidate da qualcos’altro.

La depersonalizzazione provoca un disagio significativo nella persona che ne soffre, la quale può manifestare altri disturbi come ansia e depressione. Se gli episodi non sono acuti e isolati, ma persistono nel tempo e creano gravi problemi all’individuo, si può parlare di un vero e proprio disturbo di depersonalizzazione che richiede l’intervento di un professionista.

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