Sempre più spesso sentiamo parlare di fenomeni psicologici che colpiscono alcuni soggetti in particolare a seguito di determinati eventi. Oggi ci occuperemo in modo specifico della derealizzazione.
Quando parliamo di derealizzazione, facciamo riferimento a una condizione problematica temporanea che, se costante nel tempo, può diventare un vero e proprio disturbo mentale. Il DSM-5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, inserisce la derealizzazione nella famiglia dei disturbi dissociativi.
La derealizzazione è spesso accompagnata alla depersonalizzazione. Si tratta di una condizione in cui si ha la sensazione di essere fuori dal proprio corpo (depersonalizzazione) e distaccati dalla realtà circostante (derealizzazione).
Cosa causa la derealizzazione?
La derealizzazione, così come altri fenomeni dissociativi, può essere causata da eventi particolarmente traumatici che possono riguardare vari ambiti della vita e che determinano un forte stress nella persona.
Alcuni esempi possono essere la morte inaspettata di una persona cara, aver assistito a episodi di violenza domestica o aver subito un abuso in giovane età. In questo caso non facciamo riferimento solo a un abuso di tipo sessuale, ma anche a quello psicologico o all’essere stati gravemente trascurati dai genitori.
Altre cause scatenanti possono essere l’abuso di sostanze stupefacenti o di alcol, ma in questo caso si tratta di episodi acuti e isolati di derealizzazione delle volte anche difficilmente identificabili.
Sintomi della derealizzazione
La persona che vive uno o più episodi di derealizzazione percepisce la realtà (persone, oggetti, ambienti, etc.) come qualcosa di lontano da sé di cui egli o ella non fa parte e che quindi guarda da “lontano”.
La sensazione è quella di guardare l’ambiente circostante come da dietro un vetro o una coltre di nebbia. Allo stesso modo, ai suoi occhi la realtà appare deformata e diversa da ciò che è per davvero. Un oggetto, ma la stessa dimensione del tempo, è percepito diverso, come se la persona non lo riconoscesse.
I sintomi più comunemente associati alla derealizzazione possono manifestarsi per poco tempo, ad esempio per qualche ora, oppure possono perdurare a lungo. In questi casi è indicato richiedere l’intervento di un professionista, come uno psicoterapeuta per un’eventuale terapia di aiuto e riabilitazione.