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Dieta low foodmap: come funziona

Quando finalmente ci si decide a perdere peso, si finisce per ritrovarsi sommersi da strani metodi, idee assurde, integratori, pillole, diete miracolose e improbabili, ma quali sono i metodi da seguire e quali quelli che invece vanno evitati?

Come bisogna fare per perdere peso, senza affidarsi a diete pericolose? Non è facile rispondere, dato che non c’è una dieta che vada bene per tutti. Ognuno di noi ha le proprie esigenze nutritive e fisiche che variano anche in base alla salute, allo stile di vita e all’età.

Oggi vogliamo parlare della dieta low foodmap, ma il consiglio che diamo è chiedere un parere ad un nutrizionista prima di iniziare qualunque tipo di dieta.

Il consiglio vale ovviamente anche per la dieta low fodmap. Chiedi prima al nutrizionista e vedrai che la dieta sarà personalizzata al meglio sulle tue esigenze.

L’obiettivo di questa dieta è di diminuire l’infiammazione che colpisce l’intestino, limitando quegli alimenti che potrebbero essere all’origine. Lo scopo è quindi di fare pulizia e di reintegrare poco a poco (e in modo controllato) gli alimenti che potrebbero causare l’infiammazione.

Per questa ragione è meglio evitare il fai da te. Ricorda che rivolgersi prima ad un nutrizionista è fondamentale. Vediamo ora di conoscere meglio insieme che cos’è la dieta low fodmap.

Che cos’è? Come funziona?

La dieta low fodmap è, come abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti, un regime alimentare che porta inizialmente all’eliminazione di cibi che potrebbero infiammare l’intestino, reintegrandoli poi in maniera controllata e graduale.

I cibi incriminati sono quelli che danno il nome alla dieta, ovvero i Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli, che sono dei carboidrati particolari a corta catena. Gli alimenti da eliminare secondo questo regime alimentare sono:

  • Polialcoli come sorbitolo, mannitolo, xilitolo e maltitolo e fruttosio, lattosio, galattani e fruttani.

Questi carboidrati sono assorbiti male dal nostro intestino e ricevono la fermentazione dai batteri intestinali, con conseguenti gas e flatulenza. La dieta dura 7 settimane ed è strutturata così:

  • Una fase iniziale di eliminazione dei cibi con potere infiammante, ovvero i FODMAP (Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli);
  • la seguente fase è quella di reintegro graduale dei cibi eliminati in precedenza.

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