L’edema osseo è una una condizione nella quale ci troviamo in presenza di liquido all’interno dell’osso. Si tratta di una condizione tendenzialmente innaturale e che dovrebbe essere messa sotto il controllo medico quanto prima.
Vediamo insieme di individuare le cause, le possibili cure e soprattutto le possibili complicazioni dell’edema osseo.
Quali sono le cause?
Le cause dell’edema osseo sono principalmente 3:
- Un trauma violento: quando c’è un infortunio due ossa potrebbero venire a contatto, con la parte soccombente che potrebbe deteriorarsi e, per rispondere all’evento, riempirsi di liquido.
- L’osteoartite: si tratta di una patologia che vede la cartilagine che ricopre le ginocchia o più in generale le giunture assente o comunque molto sottile. Questa condizione causa uno stress importante alle articolazioni che, a causa dello sforzo, vengono a riempirsi di liquido.
- L’osteonocrosi: si tratta di quello che, in gergo meno medico, si può definire morte dell’osso. Non è un evento così “definitivo” come si evincerebbe dal nome, ma è comunque un evento che è in grado di attirare molto liquido dentro le ossa.
Si avverte dolore?
Sì, decisamente. Questo perché l’osso, essendo al contrario del muscolo fisso, finirà per aumentare a dismisura la pressione al quale è sottoposto. Per questo motivo il dolore finirà per farsi sicuramente sentire, soprattutto durante le prime fasi dell’edema osseo.
La terapia
Il trattamento per l’edema osseo non è poi molto diverso da quello che potremmo aspettarci da un trauma che abbia invece interessato i muscoli. Si ricorre in genere infatti a riposo, impacchi di ghiaccio, limitazioni nel movimento.
Questo ovviamente fatta eccezione per i casi di osteoartrite, che devono essere curati separatamente, facendosi consigliare sia dal proprio medico curante che dall’ortopedico.
Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, non è assolutamente necessario ricorrere ad alcun tipo di terapia, dato che l’edema osseo finisce per rientrare spontaneamente, senza alcun tipo di problema, nel giro di 1–2 settimane.