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Effetto trigger: come riconoscerlo

Forse anche tu oggi, soprattutto se sei tra i più giovani, avrai sentito usare il termine trigger (o addirittura il verbo non ufficiale triggerare). Nel linguaggio popolare e dei social, si è diffuso per definire qualcosa che scatena una reazione emotiva di particolare disagio e fastidio.

Ad esempio, una persona che tamburella continuamente con le dita sul tavolo, o che mastica rumorosamente, può irritarci fino a darci la sgradevole sensazione di implodere interiormente.

Cos’è l’effetto trigger?

Con l’effetto trigger siamo soprattutto nell’ambito della traumatologia (ma non solo, come vedremo). Persone che hanno subito un trauma, anche molti anni prima, a un certo punto della loro vita possono inaspettatamente trovarsi esposti a un elemento detto trigger.

Può essere uno stimolo (visivo, olfattivo, sonoro, persino un pensiero) che fa ripiombare la loro mente al momento del trauma con conseguenti reazioni di ansia, stress, magari anche panico ed evitamento.

Spesso, però, l’associazione è inconscia, perché la memoria nel frattempo ha sbiadito il ricordo traumatico durante la guarigione psichica. Perciò il soggetto potrebbe esperire tutti questi sintomi senza nemmeno sapere cosa li ha scatenati e perché.

Ad esempio nella letteratura medica è noto il caso di un uomo che, come confidato al proprio psicoterapeuta, sentiva una forte avversione e agitazione in presenza della figura dei pompieri.

Solo con l’aiuto del terapeuta si ricordò che da bambino, durante l’incidente in cui i suoi genitori erano morti, i pompieri erano intervenuti per estrarne i corpi dall’abitacolo dell’auto. Il suo cervello aveva registrato quel dettaglio e poi lo aveva seppellito.

Trigger: riconoscerlo e prevenirlo

Il concetto di effetto trigger si è poi esteso a tutti quegli ambiti di disordini e disagi mentali in cui un elemento scatenante provoca un comportamento disfunzionale.

Ad esempio, per qualcuno con disturbo ossessivo-compulsivo, un messaggio da parte di una persona che gli ha causato sofferenza può essere trigger di un acutizzarsi dei suoi rituali.

Per questo è molto utile un percorso mirato di psicoterapia. Scavando a fondo nella propria psiche è possibile scoprire nessi insospettabili e lavorare per sciogliere la tensione emotiva che li circonda.

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