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Emofilia: ecco perché fare sport ti migliora la vita

emofiliaL’emofilia è una condizione patologica in cui possono presentarsi delle emorragie frequenti e piuttosto consistenti e, per questo motivo, è una malattia molto debilitante per chi ne soffre. Tuttavia lo sport gioca un ruolo fondamentale nel miglioramento della vita di chi soffre di emofilia.

Ma come e quanto sport dovremmo fare per migliorare nel caso di emofilia? Perché lo sport è cosi importante? Quali sono gli sport consigliati? Quali, invece, quelli da evitare?

In questo articolo risponderemo a tutte le tue domande sullo sport nel caso di emofilia.

Perché lo sport è così importante per chi soffre di emofilia?

Il fatto che una persona sia malata di emofilia, non vuol dire che non possa praticare sport, anzi, è stato largamente dimostrato che fare sport in questi casi potrebbe essere un aiuto non indifferente.

L’emofilia è una malattia del sangue che comporta delle emorragie frequenti che potrebbero essere state causate anche da lesioni di lieve entità, ma ciò non significa assolutamente che un emofiliaco debba precludersi il piacere di fare sport.

In questi casi, infatti, lo sport sarebbe importantissimo per il malato in quanto andrebbe a conservare la funzionalità dei suoi muscoli e delle sue articolazioni che, spesso, in questi casi sono compromessi.

Proprio per questo motivo, fare attività fisica per un emofiliaco diventa fondamentale per il suo percorso riabilitativo, soprattutto se si sono verificate delle emorragie a livello dell’apparato locomotore, ossia tutto ciò che ci permette di deambulare e muoverci.

Quali sono gli sport consigliati? Quali quelli da evitare?

In base a quello che abbiamo detto nel paragrafo precedente, quindi, fare sport nel caso di emofilia è utile sia dal punto di vista della prevenzione, sia come terapia riabilitativa.

Gli esperti consigliano a chi soffre di emofilia di dedicarsi al nuoto, lo sport più indicato in questi casi in quanto non comporterebbe un carico a livello articolare. In questo senso il nuoto riduce il rischio di andare incontro a delle emorragie, stimolando la flessibilità e l’elasticità dell’individuo.

Anche il calcio e la camminata sono delle attività particolarmente utili nel caso di emofilia. Tuttavia, soprattutto nel caso del calcio, bisogna prestare molta attenzione.

Tra gli sport da evitare nel caso di emofilia, ricordiamo invece quelli citati in seguito:

  • Il football americano;
  • Il rugby;
  • La boxe;
  • L’hockey sul ghiaccio;
  • La corsa.

Questi sport vanno assolutamente evitati in quanto aumenterebbero il rischio di emorragia e prevedono di fare carico sulle articolazioni con il rischio ulteriore di peggiorare la situazione del malato.

Ci sono degli accorgimenti da adottare oppure no?

Prima di dedicarsi all’attività sportiva, sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico curante così che sia lo specialista a definire i tempi e i modi in cui l’emofiliaco possa fare sport.

L’emofiliaco, o chi per lui, deve sempre informare la propria squadra e il proprio allenatore sulla sua condizione, la malattia non va mai tenuta nascosta, altrimenti c’è il rischio che gli altri non siano pronti ad intervenire in modo adeguato nel caso di emergenze.

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