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Ernia inguinale: cos’è e come riconoscerla

ernia inguinaleChe cos’è l’ernia inguinale? Quali sono le principali cause? Quali sono i migliori trattamenti? E’ una condizione rischiosa per la nostra salute oppure no?

Se anche tu ti sei posto tutte queste domande, allora stai leggendo proprio l’articolo che fa al caso tuo perché oggi vedremo insieme che cos’è l’ernia inguinale, scoprendone le principali cause e i migliori trattamenti previsti per il disturbo.

Che cos’è l’ernia inguinale? Da cosa è causata?

Tra le varie tipologie di ernia, una delle più diffuse è sicuramente quella inguinale che può comparire in entrami i lati, ma anche in un lato solo. Si tratta di una condizione che colpisce soprattutto gli individui di sesso maschile di mezza età, ma può comparire anche nei bambini e nelle persone anziane.

Tra i principali fattori di rischio che possono causare la comparsa dell’ernia inguinale, abbiamo soprattutto i seguenti:

  • La presenza di strappi muscolari;
  • Una condizione di sovrappeso;
  • Una vita sedentaria;
  • La presenza di alcune patologie;
  • Una debolezza congenita causata dal tipo di sviluppo del feto;
  • Il fatto di fare spesso degli sforzi;
  • Una tosse cronica.

Quali sono i principali sintomi dell’ernia inguinale?

All’inizio, l’ernia inguinale potrebbe anche non manifestare alcun tipo di sintomo, tuttavia, quando la situazione peggiora, si manifestano soprattutto le seguenti caratteristiche:

  • Dolore addominale;
  • Gonfiore;
  • Un rigonfiamento nella parte dell’inguine che tende a scomparire quando ci si mette sdraiati;
  • Sensazione di pesantezza all’inguine;
  • Bruciore;
  • Tumefazione;
  • Sensazione di pressione.

Quali sono i migliori trattamenti per l’ernia inguinale?

Il trattamento per eliminare del tutto l’ernia inguinale è sicuramente quello che prevede un intervento chirurgico che viene eseguito in day hospital. Non esistono dei farmaci curativi per permettere all’ernia di regredire.

Questo intervento può essere fatto in due modi, in anestesia totale, attraverso il metodo della laparoscopia, oppure in anestesia locale con un intervento a cielo aperto.

In alcuni casi, però, l’intervento chirurgico non è necessario, ad esempio perché l’ernia non tende ad ingrossarsi o a strozzarsi. In situazioni di questo tipo il paziente viene invitato a prestare attenzione alla comparsa di altri sintomi più preoccupanti.

Quando l’ernia tende a rimanere stabile e provoca solo dei fastidi, come il bruciore e il dolore, si può ricorrere all’assunzione di antidolorifici per tenere a bada questo quadro disagiante.

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