Quando parliamo di Gammopatia Monoclonale, ci riferiamo a quella che è una condizione che prevede la presenza di una proteina anormale (la proteina monoclonali appunto) nel sangue.
La patologia in questione in genere non causa problemi di sorta, anche se in alcuni casi è associata, purtroppo, ad altre patologie che possono causare esiti gravi e incerti.
Vediamo insieme di capirne qualcosa di più.
I sintomi
I sintomi che possono far sospettare la presenza di MGUS (questo l’acronimo in lingua anglosassone medica) sono praticamente nulli. Ci si accorge della condizione esclusivamente in modo fortuito mentre si hanno i test del sangue di routine. Alcune persone, ad ogni modo, possono avere problemi a livello di nervi, come ad esempio formicolio, braccia che si addormentano o anche pizzicori.
Le cause
La gammopatia monoclonale è una patologia che viene scatenata quando le cellule del plasma del midollo osseo producono una quantità anormale di proteine monoclonali. Queste proteine finiscono per riversarsi nel sangue per bilanciare l’abbonanza della produzione, determinando quella che è la condizione di cui ci stiamo occupando in questo articolo.
Non c’è alcun tipo di causa che sia riconducibile a questo tipo di patologia, se non nei fatti qualche blanda correlazione di tipo genetico, che sembrerebbe al momento la causa più probabile dello sviluppo di questa patologia.
Ci sono conseguenze?
La stragrande maggioranza dei pazienti non solo non avverte sintomi, ma neanche conseguenze della malattia. Si tratta infatti di una malattia completamente benigna e dagli esiti praticamente inesistenti, motivo per il quale non ha mai costituito motivo di preoccupazione tanto per la ricerca medica, quanto per i medici.
I fattori di rischio
I fattori di rischio sono collegati principalmente all’età, con i soggetti che si ammalano che sono in genere nella terza età avanzata.
Le persone di colore, inoltre, sembrano avere maggiori possibilità di ammalarsi di questa condizione, così come gli uomini hanno incidenze più alte rispetto alle donne.
La terapia
La gammopatia monoclonali non ha bisogno di alcun tipo di terapia, in quanto incapace di produrre reazioni avverse o conseguenze nel soggetto. In genere il paziente viene messo sotto controllo e invitato ad eseguire dei check-up completi ogni 6 mesi.
Oltre al maggiore controllo delle condizioni di salute, non ci sono pratiche che si possono consigliare a chi soffre di questa patologia, forse una delle più benigne mai registrate dalla scienza medica moderna.