
Generazione Z e stress, un binomio che fatica a rompersi.
Chi fa parte della generazione Z? Si tratta della generazione più giovane, quella dei ragazzi che hanno meno di 22-23 anni e che sono nati nati dal 1996 in poi. Sembra quasi un ossimoro parlare di gioventù e stress, ma l’attuale periodo storico non aiuta di certo i giovanissimi a sentirsi tranquilli.
Studi sulla salute mentale testimoniano che solo il 40% circa dei giovani della generazione Z si sente soddisfatto delle proprie condizioni psichiche e che circa il 35% si è già rivolto ad uno psicoterapeuta. Dati per nulla incoraggianti. Ma cosa si può fare e quali sono le cause del problema?
L’influenza dei media
Cosa causa così tanto stress e angosciane i ragazzi della generazione Z? Non solo la vita frenetica di oggi, ma anche i media giocano un ruolo fondamentale. Le notizie funeste, la paura continua per il destino dell’ambiente, gli attentati, le guerre e la continua sensazione di pericolo imminente, crea un clima per nulla piacevole e sereno.
Anche se può sembrare paradossale, il continuo sentirsi bombardati da notizie del genere non aiuta a crescere tranquilli né a sentirsi al sicuro. Nonostante i nostri nonni abbiano vissuto periodi decisamente peggiori e più duri, hanno saputo farvi fronte in maniera più efficace, forse proprio per la differenza di periodo storico.
Anche i social stressano i giovanissimi. Lo stare sempre incollati a smartphone e computer costringe il cervello ad un superlavoro e lo sottopone a stimoli eccessivi. Inoltre si rischia di sviluppare una vera e propria dipendenza dalle notifiche.
Molti giovani ammettono di non riuscire ad ignorare quei numerini di notifica e di sentirsi letteralmente in ansia se costretti a lasciare il telefono per un po’.
I rimedi
Se si è sviluppata una dipendenza, la psicoterapia è utile per superarla, ma se la situazione di stress è ancora arginabile, conviene aiutare il giovane a concentrare le energie su qualcosa di più rilassante.
Le passeggiate, lo sport e la musica sono perfetti per imparare a gestire e a ridurre lo stress, anche nei giovanissimi. Quindi via libera alle giornate all’aria aperta e allo svago.