Il morbo di Crohn è una malattia che purtroppo interessa migliaia di italiani. L’incidenza è in aumento e anche i bambini iniziano a soffrirne. Il morbo di Crohn fa parte delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino (conosciute comunemente come MICI).
La causa che da origine all’infiammazione cronica è ad oggi ancora sconosciuta, ma la ricerca si impegna ogni giorno per riuscire a capire da dove abbiano origine queste patologie. Sappiamo che le MICI non sono malattie ereditarie, ma quando in famiglia c’è qualcuno che ne è affetto, la probabilità di ammalarsi aumenta.
Il morbo di Crohn è stato individuato soltanto in epoca recente, nel 1932. Esso può essere diagnosticato in tutto il canale alimentare e creare danni dalla bocca fino all’ano. Nella maggior parte dei casi affligge la parte terminale dell’intestino tenue e anche alcuni tratti del colon.
Sintomi
Molto spesso i segmenti intestinali interessati dalla malattia appaiono molto infiammati, edematosi, ispessiti e addirittura ulcerati. I danni provocati dalla malattia sono costanti e progressivi, ma per fortuna compaiono molto lentamente.
Spesso compaiono anche perforazioni e emorragie e/o ascessi e fistole. I sintomi più comuni del morbo sono:
- Diarrea (senza sanguinamento, con sanguinamento, con emissione di muco rettale o senza emissione di muco);
- Dolori addominali;
- Dimagrimento;
- Malassorbimento delle sostanze nutritive;
- Febbre;
- Mancanza di appetito.
Se notate di avere sintomi ricorrenti simili a quelli precedentemente elencati, vi consigliamo di consultare il medico e di richiedere tutti gli esami necessari per ottenere una diagnosi.
Diagnosi e terapia
La diagnosi per il morbo di Crohn si effettua tramite il controllo di alcuni valori specifici e tramite vari esami, come:
- VES;
- Albuminemia;
- Coprocultura;
- Ricerca di anticorpi;
- Ricerca di sangue nelle feci;
- Ecografia addominale;
- Colonscopia;
- Scintigrafia;
- TAC;
- Radiologia dell’addome;
- Endoscopia;
- Biopsia del tessuto.
Purtroppo non siamo ancora a conoscenza di una cura risolutiva per il morbo di Crohn, ma sono disponibili terapie di mantenimento per tenere sotto controllo i sintomi. L’intervento chirurgico non sempre è la scelta risolutiva perché oltre l’80% dei pazienti accusa la comparsa di una recidiva nel giro di pochi mesi o un anno.
Per la terapia serve una diagnosi specifica. In genere si opta per una dieta appositamente pensata per il paziente accompagnata dall’assunzione di farmaci specifici.