Le tipologie di sale commestibile si sono allargate e di molto durante gli ultimi anni. Abbiamo il sale da cucina classico, quello dell’Himalaya, quello Blu di Persia e tantissimi altri prodotti che, venduti a cifre stratosferiche, lasciano passare in aggiunta il messaggio della loro salubrità.
La verità è che però, come vi avranno detto sicuramente troppo poco spesso, il sale fa male, soprattutto nelle enormi quantità che consumiamo noi uomini moderni. Vediamo insieme perché.
Mai consumato così tanto sale prima
Il punto è molto semplice da comprendere: gli umani non hanno mai consumato così tanto sale come oggi. Fino a qualche secolo fa era un prodotto solo per ricchi, ed oggi invece è disponibile a prezzi irrisori e utilizzato non solo per il suo potere di insipidire gli alimenti, ma anche come conservante, come additivo e come anti-fungino.
Si tratta di un prodotto ubiquo, che l’industria alimentare continua ad usare con estrema disinvoltura, con risultati che, se analizzati con gli occhi del medico, fanno davvero preoccupare.
I danni del sale
Siamo abituati ad associare il sale tipico a problemi di carattere cardiocircolatorio, e tutti coloro che hanno problemi di questo tipo sanno che il sale è autentico veleno per loro.
Il sale però è anche dannosissimo per altre parti del nostro corpo:
- Il sodio, in alte concentrazioni, è in grado di ridurre la funzionalità renale;
- Il sistema nervoso simpatico può essere altresì danneggiato da un uso di sale costante e alto;
- Il sale aumenta l’ipertensione, anche nei soggetti non predisposti;
- Allo stesso modo, aumenta la ritenzione idrica, il che vuol dire che rende il nostro corpo più capace di attirare liquidi e di trattenerli.
Un’autentica emergenza sanitaria, con la quale purtroppo anche i paesi più sviluppati continuano a fare i conti.
Ma quanto se ne può consumare per rimanere in salute?
Per rimanere in salute si possono consumare al massimo 5 grammi di sale al giorno. Si tratta delle dosi consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per i soggetti sani. Chi invece soffre già di problemi di carattere cardiocircolatorio, dovrebbe ridurre le quantità fino a 2 grammi al giorno.
Il sale, ed è la nuda scienza a parlare, fa male. C’è davvero pochissimo di cui discutere.