L’ipoposia è una malattia, o meglio una condizione, nella quale un essere umano di sesso maschile produce una quantità di sperma che egli stesso non ritiene adeguata.
Alla quantità e al volume dello sperma si aggiungono problemi che riguardano la consistenza dello stesso: il seme si mostra infatti in genere gelatinoso e poco liquido.
Si tratta di una patologia o problematica che può essere segnale della presenza di altri tipi di problemi e che dunque è di estremo interesse per l’andrologo, che a partire da questa condizione deve, necessariamente, svolgere le appropriate diagnosi per verificare le cause del problema.
Quando eiaculiamo troppo di frequente
Il problema deve essere ovviamente di carattere cronico. Un soggetto che infatti si trovi ad eiaculare più volte al giorno a distanza magari ravvicinata, deve tenere conto del fatto che una diminuzione del volume del liquido seminale è sicuramente fisiologica.
Se invece il problema dovesse presentarsi con costanza e soprattutto con una buona distanza dall’ultima eiaculazione, possiamo sicuramente parlare di ipoposia.
Chi è a rischio?
In genere ne vengono colpiti gli uomini un po’ avanti con l’età, soprattutto quelli che si trovano nella forbice anagrafica che in genere ha problemi a livello di prostatite.
La prostatite è infatti uno dei problemi principali che possono portare alla riduzione del volume dell’eiaculato.
Le malattie sessualmente trasmissibili
Anche le malattie a trasmissione sessuale possono essere responsabili della riduzione del volume dell’eiaculato. Molte di queste infatti scatenano una reazione immunitaria che può danneggiare la funzione della prostate e delle vescicole.
Le malattie non sessualmente trasmissibili
Anche alcune malattie di carattere sistemico possono influenzare il volume dello sperma. Su tutte la febbre, le infezioni, i problemi ai reni, le malattie che prevedono alterazioni di carattere metabolico.
Altri patologiche che possono avere conseguenze di questo tipo sono le varicocele, di cui abbiamo già parlato diffusamente in altre guide e che devono essere immediatamente sottoposte all’attenzione del medico.
Come curarsi
Non è assolutamente il caso di curarsi da soli quando si stanno sperimentando problemi di questo tipo. Siamo infatti davanti ad una condizione che può determinare dei seri problemi sia sul medio che sul lungo periodo all’apparato riproduttivo. È dunque necessario consultare immediatamente un andrologo, l’unico che può individuare i percorsi diagnostici necessari al superamento del problema.