Secondo molti, bere l‘acqua del rubinetto è il principo per il quale si sviluppa la malattia legata ai calcoli, la litasi, che puo trovarsi più comunemente nei reni ma anche in altri organi come la cistifellea.
Contrariamente a quello che si pensa, i medici affermano che ingerire acqua del rubinetto non porti alla formazione dei calcoli.
Che cosa sono i calcoli renali?
I calcoli, che nel significato letterale stanno a significare “piccola pietra“, sono un deposito di materiale organico o inorganico di diversa forma e dimensione che si collocano in vari organi cavi in base a dove si formano.
Nel nostro caso, i calcoli renali si sviluppano lungo le vie urinarie e sono materiali rimanenti date da alcune sostanze presenti proprio nelle urine.
Sono formati da sali minerali e calcio e possono essere passati per corredo genetico nonostante si segua uno stile di vita che non dovrebbe incrementare il loro sviluppo.
C’è un collegameno tra acqua e calcoli?
La connessione tra acqua e calcoli è la seguente: una scarsa idratazione comporta la formazione di queste “pietre” all’interno del nostro organismo e le urine che non vengono espulse dal nostro corpo potenziano il loro ambiente ideale per la vita.
Infatti, bere molto è la condizione più favorevole per eliminare i calcoli, indipendentemente dall’acqua potabile che si beve, che sia quella del rubinetto o quella in bottiglia, più consigliata a causa della sua migliore depurazione.
Bisogna, però, stare attenti al tipo di acqua che si beve soprattutto a causa della durezza, che indica il grado di sali minerali presente.
Cosa determina la durezza dell’acqua?
Calcio e magnesio sono alla base della durezza dell’acqua, rispettivamente nelle molecole del cloruro e solfato di calcio e di magnesio.
Se si beve acqua con maggiore presenza di questi integratori, allora la possibilità di contrarre la calcolosi sarà maggiore rispetto a quando ci si idrata con acqua meno dura, quindi più dolce.
Per concludere
Possiamo quindi dire che una scarsa idratazione è la conseguenza della formazione di calcoli nel nostro organismo, indipendentemente dall’acqua che beviamo, ma bisogna stare attenti al tipo di acqua e alla sua purezza, poiché la maggiore o minore percentuale di sali minerali presente potrebbe provocare la formazione di un ambiente favorevole ai calcoli.