
Comunemente chiamata unghia di gatto l’uncaria è una pianta rampicante originaria dell’America del sud, in particolare attecchisce nelle zone del Perù e del Brasile.
Uncaria Tomentosa è il suo nome ufficiale e deriva da uncum (unghia) e tomentum (peli), le sue foglie sono caduche, ricoperte di setole e all’estremità hanno una piccola punta a forma di uncino (da qui il nome unghia di gatto).
Benefici e proprietà dell’Uncaria tomentosa
Questa pianta, notissima ai curanderos del Perù, è utilizzata per la maggior parte come aiuto negli stati febbrili o più generalmente infiammatori delle ossa, delle articolazioni o dei muscoli. In più aiuta la cicatrizzazione ed anche a liberarsi delle infiammazioni all’intestino.
Tra le varie proprietà qui elenchiamo le principali:
- Funge da immunostimolante grazie all’alto contenuto di alcaloidi, i quali sono i principali responsabili dell’attivazione delle difese immunitarie. Utile quindi in caso di stati febbrili o allergie;
- Ha proprietà antivirali e antinfiammatorie. Gli studi scientifici hanno dimostrato, ad esempio, che è un valido aiuto in caso di Herpes, varicella, artrite e dolori muscolari;
- E’ molto utile per il riequilibrio della flora batterica, riducendo il gonfiore e il meteorismo;
- Aiuta ad eliminare la ritenzione idrica;
- Azione antidolorifica blanda.
Formati e dosaggi dell’Uncaria Tomentosa
In commercio possiamo reperirla facilmente sia in farmacia che in erboristeria e i formati sono riconducibili in due grandi famiglie:
- Estratto secco: costituito dalla corteccia della pianta essiccata e ridotta in polvere. Questo estratto è di solito inserito all’interno di pasticche da prendere con semplice acqua o può essere utilizzato come decotto per impacchi o infuso da consumare dopo un’infusione di almeno 15 minuti.
- Tintura madre: formata da una base alcoolica contenente i principi attivi delle foglie e delle radici della pianta. La tintura madre può essere ingerita in gocce diluite in acqua.
La dose giornaliera consigliata va dai 400 agli 800 mg lontano dai pasti, e dipende dalla percentuale di concentrazione del prodotto e dal peso corporeo (e dal consiglio del medico).
Ricordiamo inoltre che è sconsigliato l’utilizzo durante la gravidanza in quanto sembra che generi contrazioni dei muscoli dell’utero e potrebbe aumentare il rischio aborti spontanei.
Ovviamente è fondamentale ricordarsi di leggere sempre il foglietto illustrativo e di chiedere prima consiglio al proprio medico curante non superando mai le dosi consigliate.