La miastenia oculare è una patologia decisamente rara, che colpisce meno di una persona su 150.000, autoimmune e difficilissima da diagnosticare.
Si tratta di una patologia a carico della muscolatura che interessa principalmente l’occhio, con difficoltà estrema a tenere una o entrambe le palpebre sollevate. La miastenia può anche interessare i muscoli adibiti alla masticazione e più in generale tutti quelli che occupano il volto.
Le cause: una malattia immune
Si tratta di una malattia autoimmune. Questo vuol dire che siamo davanti ad una patologia che deriva da una risposta alterata ed eccessiva del nostro sistema immunitario, che inspiegabilmente (almeno per lo stato attuale della medicina) comincia ad aggredire bersagli precisi nel nostro corpo.
Come riconoscerla?
La miastenia è una malattia piuttosto difficile da riconoscere, in quanto prevede tutta una sintomatologia piuttosto tipica di altre forme di patologie muscolari. Vediamo insieme quali sono i sintomi più comuni:
- Debolezza muscolare dopo uno sforzo, anche minimo;
- Problemi alla masticazione e alla deglutizione;
- Problemi a tenere aperte una o entrambe le palpebre;
- Visione doppia;
- Visione offuscata;
- Alterazione della parola a livello nasale;
- Mancanza di respiro.
Come avrete potuto capire, si tratta di sintomi che sono piuttosto comuni a diverse patologie, motivo per il quale, anche per i medici più esperti, diventa generalmente difficile riconoscerla. Si rende necessario dunque procedere con degli esami specifici.
Gli esami per riconoscere la miastenia oculare
Per individuare la miastenia oculare è necessario sottoporsi a specifici esami del sangue, in grado di rivelare:
- Antirecettore dell’acetilcolina AB;
- Recettore chinassimo muscolo specifico AB;
- AB che invece sono diretti contro i canali del calcio.
Nel caso in cui siano presenti questi anticorpi, la diagnosi diventa dunque certa, soprattutto in presenza dei sintomi di cui vi abbiamo parlato prima.
Si può curare?
No. Purtroppo allo stato attuale della medicina non esiste alcun tipo di cura definitiva, anche se alcuni trattamenti possono comunque aiutare a contenere e gestire piuttosto efficacemente i sintomi.
Possiamo dunque:
- Condurre uno stile di vita più riposato, che tenga in conto la patologia di cui stiamo soffrendo.
- Utilizzare farmaci che inibiscono la colinesterasi.
- Ricorrere ai corticosteroidi, farmaci che possono aiutarci a sopprimere l’attività del sistema immunitario, andando di conseguenza a ridurre il numero di anticorpi che hanno causato il problema in questione.
In alcune circostanze si può ricorrere anche alla plasmaferesi. Si tratta di una procedura dove sangue e plasma vengono separati, ripuliti dagli anticorpi, per poi essere ritrasfusi nel paziente. Si tratta di una terapia immediatamente efficace, i cui risultati però non durano più di qualche giorno.