I funghi sono dei micro-organismi che possono spesso trovare ospitalità nel nostro corpo, a qualunque livello. Oggi parliamo delle micosi (ovvero delle infestazioni da funghi) che possono colpire il cavo orale e dunque la bocca e la lingua.
Vediamo insieme quali sono le più comuni, come riconoscerle, come muoversi nel caso in cui l’infezione sia effettivamente presente e se c’è qualcosa da sapere per agire, quanto meno, a livello di prevenzione.
Le micosi possono avere sviluppi importanti, soprattutto se coinvolgono il cavo orale, e questo deve essere dunque uno di quei problemi nei confronti dei quali porre la massima attenzione.
Quali sono i sintomi delle diverse micosi orali?
Le micosi che attaccano la bocca sono in genere peculiarità di chi è un po’ più avanti con gli anni, anche se questo non vuole necessariamente dire che non possano esserne colpiti i bambini.
Tra i sintomi più comuni, troviamo:
- Cheiliti angolari: sono delle placche bianche che si localizzano gli angoli delle labbra. Possono trasformarsi anche in ferite e dare parecchio fastidio.
- Mughetto: è responsabile della stomatite e si presenta con delle placche bianche su tutto l’arco della bocca. Provoca sia dei pizzicori che dei bruciori piuttosto intensi.
- Lingua nera: in alcuni casi può essere segnale della presenza di infiammazioni della bocca dovuti alla presenza di funghi.
In aggiunta, altri sintomi possono essere segnale della presenza di funghi: inappetenza, dolori in bocca, fastidio, disagio, soprattutto mentre si mangia o si beve.
Quali sono le cause?
Le cause sono nella grande maggioranza dei casi funghi che sono riconducibili al gruppo della Candida. Questi funghi sono presenti in genere nella bocca e vivono in equilibrio con il resto dei micro-organismi. Quando invece questo equilibrio viene meno, i funghi possono moltiplicarsi e proliferare. La causa più comune è l’abuso di antibiotici, che sono purtroppo in grado di ridurre la popolazione di batteri che tiene sotto controllo la Candida e quindi permettere a quest’ultima di prendere il sopravvento.
Si può curare?
Certo che sì. Si possono utilizzare sia formule locali come dei colluttori specifici, sia delle compresse anti-fungine. I risultati sono comunque ottimi.
Sarà il vostro medico ad indicare quella che è la terapia più indicata per questo tipo di problemi.