La miopia è una malattia legata alla perdita progressiva della vista che si sta sempre più diffondendo. La patologia sta iniziando a colpire più da vicino fasce d’età giovani, che fino a qualche decennio fa non erano interessate da questo problema.
Le più recenti ricerche dimostrano che la miopia avanza a livello planetario e ad esserne colpiti non sono più gli uomini e le donne dai quaranta in su, ma anche la popolazione giovane, con un incremento a doppia cifra solo nell’ultimo decennio.
Si tratta di un aumento sensibile che molti imputano all’uso massiccio che i ragazzi, ed i giovani più in generale, fanno di apparecchi tecnologici come smartphone, tablet, pc e televisore.
Quali fattori causano questo problema?
Senza dubbio, ad influire molto, è il tempo trascorso davanti alla luce degli schermi dei nostri dispositivi elettronici, restare incollati alla tv o ad un qualsiasi apparecchio mobile provvisto di display causa uno stress eccessivo che i nostri occhi non riescono a sopportare a lungo.
Ciò è dovuto alla sovraesposizione visiva causata da una luce più intensa rispetto a quella ambientale che affatica la vista provocando lentamente dei danni irreparabili.
Inoltre questi apparecchi hanno completamente ribaltato anche le abitudini del nostro occhio, diminuendone l’idratazione e limitandone il movimento durante l’azione visiva.
Un altro effetto collaterale è poi il ridursi della chiusura delle palpebre, una concausa della secchezza.
Tutti questi fattori concorrono chi più chi meno a peggiorare progressivamente la salute del nostro sistema visivo provocando a lungo andare i tipici disturbi della miopia.
Cosa aspettarci per il futuro?
Ciò che più allarma gli esperti sono le prospettive future, si stima infatti che entro il 2050 il numero di miopi tra i giovani sarà praticamente raddoppiato ed avremo a che fare con un intera generazione affetta da questo disturbo.
Per cercare di arginare questo processo viene quindi raccomandato con ancor più decisione di limitare l’uso eccessivo di tv, cellulari e tablet spendendo il tempo magari per un’attività all’aria aperta.
Sono poi consigliati controlli periodici dall’oculista ed una educazione dei bimbi alla salvaguardia della loro salute anche in questo campo, con corsi nelle scuole che evidenzino i rischi a cui inconsapevolmente si sottopongono quotidianamente.