La Sindrome di Plummer (conosciuta anche come PVS o disfagia sideropenica) provoca tre tipi di problemi, vale a dire: disfagia, anemia sideropenica e glossite. L’anemia può provocare anche altri sintomi, come coilonichia e cheilite angolare. La sindrome è associata ad una forte carenza di ferro.
La patologia è molto rara e per questo non sono disponibili ampi studi epidemiologici. Il problema compare maggiormente nelle donne dopo i quarant’anni, ma in alcuni casi compare anche nell’infanzia o nell’adolescenza. A causa della rarità della sindrome, le vere e proprie cause della malattia sono ancora poco conosciute.
Può accadere che la sindrome influenzi anche il corretto funzionamento della tiroide e provochi neoplasie benigne (masse di tessuto anomalo che crescono sulla zona della tiroide).
Sintomi e cause
I sintomi indicati di seguito sono quelli più citati nella scarsa letteratura medica esistente, purtroppo è difficile creare un elenco completo di sintomi:
- Disfagia;
- Anemia sideropenica;
- Glossite;
- Coilonichia;
- Cheilite angolare.
La disfagia è un problema che affligge l’apparato digerente e causa forti difficoltà nella deglutizione, l’anemia sideropenica è causata da una forte mancanza di ferro, la glossite è un’infiammazione della lingua che può diventare anche cronica, la coilonichia è una malattia che causa deformazione delle unghie che perdono la naturale forma e si incavano nella carne e la cheilite angolare, infine, è una forte infiammazione agli angoli della bocca.
Seppure l’insufficienza di ferro sia una delle cause principali della Sindrome di Plummer, vi si possono associare anche fattori alimentari oltre che genetici ed autoimmuni. Non bisogna mai trascurare la malattia che, se ignorata, potrebbe aumentare il rischio di tumori dell’esofago e della faringe.
Cura
In genere si opta per la reintegrazione di ferro per riequilibrare la carenza, nei casi di disfagia può capitare di dover ricorrere alla dilatazione meccanica dell’esofago con un’esofagogastroduodenoscopia. La reintegrazione del ferro aiuta a tenere sotto controllo i sintomi e a gestire la malattia.
La prognosi è positiva se la sindrome viene scoperta in tempo, nel caso in cui ci si accorga della malattia quando è in stadio avanzato, questa potrebbe lasciare numerose conseguenze. Se notate di soffrire di alcuni dei sintomi sopra elencarti, rivolgetevi al vostro medico per cercare insieme la giusta terapia.