La pancreatite è una patologia che interessa il pancreas, che colpisce in genere piuttosto raramente e che è costituita da un’infiammazione a carico dell’organo, che può essere di carattere cronico oppure acuto.
L’evoluzione della patologia è piuttosto lineare, dopo attacchi infiammatori di carattere acuto, se non curata, può trasformarsi infatti in pancreatite cronica. Vediamo insieme di imparare qualcosa di più a riguardo.
Pancreatite acuta e cronica: le due forme
La pancreatite, come abbiamo detto poco fa, può espletarsi in due modi:
- Pancreatite acuta: si tratta di un attacco improvviso, che può avere anche risvolti piuttosto gravi e mettere a repentaglio la vita del soggetto colpito. Nella grande maggioranza dei casi si tratta di una patologia più che curabile, che però ha bisogno di immediata attenzione medica.
- Pancreatite cronica: si ha quando i danni al pancreas sono diventati ormai permanenti e l’episodio acuto è ormai alle spalle. Oltre alla pancreatite acuta, anche l’alcolismo può essere responsabile della versione cronica della patologia.
Come si riconosce la pancreatite?
I sintomi per riconoscere la pancreatite sono piuttosto tipici e prevedono:
- Dolore acuto alla pancia, nella parte superiore dell’addome;
- Sensazione di nausea e vomito;
- Attacco febbrile;
- Frequenza cardiaca accelerata;
- Disidratazione;
- Pressione bassa.
In casi piuttosto rari la pancreatite può dare luogo ad uno shock che causa coma e morte del paziente.
Come intervenire?
Nel caso di pancreatite è necessaria l’immediata ospedalizzazione del paziente, che deve essere sottoposto immediatamente al reintegro di liquidi tramite flebo.
Si procede, nei casi particolarmente gravi, anche a dialisi renale a ventilazione forzata polmonare.
Alla terapia a base di flebo viene in genere abbinato il digiuno, fino al passaggio della fase acuta della patologia.
In seguito, ad emergenza rientrata e ammesso che non ci siano complicazioni come calcoli biliari, il paziente può essere dimesso.
Non esistono cure risolutive della pancreatite, che deve essere curata a livello sintomatologico, con il ricorso alle terapie che vi abbiamo appena descritto.