La paralisi di Bell è una paralisi a carico del nervo facciale, che in genere colpisce solo uno dei due lati del volto. Si tratta di una patologia piuttosto comune, che colpisce circa 10.000 italiani ogni anno.
Vediamo insieme di individuarne le possibili cause, i sintomi e soprattutto le possibili cure.
Il perché della paralisi
Quasi tutti i muscoli della nostra faccia sono comandati attraverso il nervo facciale, ovvero la settima coppia di nervi che escono dal cranio.
Il cranio viene attraversato grazie ad un canale estremamente stretto, per poi uscire subito dietro all’orecchio.
Si tratta di un pertugio di dimensioni veramente minime, attraverso il quale vengono controllati sia i muscoli facciali di espressione, sia quelli che invece svolgono movimento involontario. Anche la bocca, per chiudersi, aprirsi e sorridere, deve affidarsi ai comandi che gli arrivano dal nervo facciale.
La paralisi di Bell è dunque una patologia a carico proprio di questo nervo, una patologia che causa l’impossibilità di coordinare correttamente questi muscoli oppure di utilizzarli come si dovrebbe o vorrebbe.
Le cause della paralisi
In realtà la medicina ufficiale non ha un parere unanime su quali possano essere le cause della paralisi di Bell. Si pensa ad un’infezione di tipo virale, che sviluppando poi infiammazione, potrebbe andare a strozzare uno dei passaggi del nervo, rendendo impossibile il suo corretto funzionamento.
Secondo le ultime ricerche potrebbe essere l’herpes simplex, lo stesso che è responsabile dell’herpes labiale. Secondo altri invece, si potrebbe trattare dello stesso virus della mononucleosi.
Sta di fatto che il consenso non c’è, e questo rende più difficile affrontare la paralisi.
I sintomi: come riconoscere la paralisi?
Il nervo facciale, una volta colpito da questa patologia, smette completamente di funzionare, con un picco di malfunzionamento intorno alle prime 48 ore dalla compressione del nervo.
I muscoli della faccia ne risultano paralizzati: l’occhio è impossibilitato a chiudersi e aprirsi, la salivazione si azzera, diventa impossibile muovere correttamente la bocca.
Si assume un’espressione tipica, con la parte colpita dalla paralisi che si mostra cadente, con l’angolo della bocca volto verso il basso.
Allo stesso tempo si può avvertire fastidio alla parte che invece è sana, che può apparire come eccessivamente contratta.
Come si cura?
La paralisi di Bell regredisce, nel giro di poche settimane, da sola, una volta superate quelle che sono le cause che hanno portato alla stessa.
Si tratta dunque di una patologia che, nella grande maggioranza dei casi, non ha bisogno di alcun tipo di intervento medico.
In altri casi, dove la malattia non dovesse recedere autonomamente, si può ricorrere a farmaci steroidi e antivirali sperimentali, che sembrano aver riscontrato un buon successo nelle ultime ricerche.