Da un saltuario consumo di carne rossa si possono trarre diversi benefici, grazie alle sue proprietà nutritive come il buon apporto di proteine e l’alto contenuto di ferro.
Esagerando con la frequenza, però, si rischia di danneggiare la propria salute andando incontro a gravi problemi cardiaci e varie forme di cancro.
Probabilità di malattia
Da una ricerca condotta all’Università di Boston è scaturito come le probabilità di ammalarsi di cancro e malattie cardiovascolari siano superiori del 20% su chi consuma quotidianamente carne rossa.
Al contrario, chi predilige carni bianche e pesce fa addirittura scendere la stessa percentuale, del -9%.
Altri alimenti che contribuiscono allo stesso obiettivo sono la frutta secca e i cereali integrali, che riducono rispettivamente del 19% e del 14% le probabilità di riscontrare malattie.
Come vivere più a lungo
Secondo gli studiosi, in media chi mangia troppa carne rossa non fa altro che ridurre le sue aspettative di vita.
Nello specifico, un decesso precoce su 13 sarebbe dovuto ad alcune malattie almeno in parte riconducibili al consumo di carne rossa, quali diabete di tipo 2, ictus e vari tipi di cancro.
In un certo senso, dunque, limitare il consumo di carne rossa porta a vivere più a lungo.
I rischi della carne alla piastra
A rendere più alti i pericoli provenienti dal consumo di carne rossa c’è la cottura alla piastra, in grado di portare ulteriori rischi come quello di riscontrare cancro al rene e tumore alla prostata, soprattutto con carne troppo arrostita.
Quanta è bene consumarne
La quantità di carne rossa che ogni giorno andrebbe consumata, in media, per assumere le sue proprietà nutritive senza correre rischi di salute, è pari ad appena 40 grammi.
Ovviamente la dose è soltanto una media, quindi può andar bene anche se per sei giorni non si consuma carne rossa e una volta alla settimana si mangia una grossa bistecca da 280 grammi.