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Ph del sangue: valori normali e patologie

ph-sangueCome si va a valutare il pH del sangue? Quali sono i valori di riferimento? Cosa succede se i risultati dell’esame riportano dei valori alterati? Quali sono i rischi connessi a questa alterazione?

Oggi parleremo del grado di acidità del sangue, o meglio del pH. Cercheremo di mostrarvi quali sono le differenze tra pH del sangue e pH delle urine, focalizzandoci sui rischi connessi ad un’alterazione del pH ematico.

Come si valuta il pH del sangue? Quali sono i suoi valori normali?

La valutazione del pH del sangue fa parte dei parametri che vengono valutati tramite un semplice prelievo ematico. E’ necessario valutare l’equilibrio acido-base del nostro organismo affinché possa svolgere normalmente tutte le sue funzioni metaboliche.

Visto che il flusso sanguigno arriva in ogni parte del corpo, è necessario che il valore di acidità ematica non risulti eccessivamente alterato. Anche se i valori di riferimento sono spesso soggetti a cambiamenti, i seguenti valori vengono generalmente considerati normali:

  • Valori compresi tra 7,3 e 7,5

Qual è la differenza tra pH del sangue e pH delle urine?

In un certo senso si potrebbe dire che il pH delle urine è una sorta di conseguenza del pH del sangue. Infatti quando il sangue risulta eccessivamente acido, cercherà di espellere gli acidi in esso presenti tramite le urine stesse.

Per questo motivo spesso risulta più semplice, e più comodo, andare a misurare il livello di acidità delle urine, piuttosto che il pH del sangue.

Cosa succede quando i valori del pH del sangue risultano alterati?

Tra le ragioni più frequenti che rendono il sangue relativamente alcalino, abbiamo soprattutto le seguenti:

  • Consumo eccessivo di alimenti e/o farmaci particolarmente alcalinizzanti (un esempio molto comune è il bicarbonato di sodio);
  • Vomito;
  • Iperventilazione.

Quando invece i risultati riportano valori troppo bassi la causa è da ritrovarsi tra i seguenti fattori:

  • Insufficienza renale;
  • Ipoventilazione;
  • Diarrea;
  • Acidosi lattica;
  • Chetoacidosi.

Come abbiamo detto in precedenza, è molto importante che il nostro organismo abbia un certo equilibrio tra acidi e basi in modo da favorire il corretto funzionamento di alcuni meccanismi.

Per questo motivo è necessario che vi rivolgiate a un medico nel caso in cui i vostri valori siano alterati. Sarà proprio il medico ad indicarvi il giusto trattamento da seguire, o le rinunce alimentari da fare affinché questo valore rientri nella norma.

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