Il pH vaginale svolge un ruolo importantissimo che riguarda il benessere delle parti genitali femminili, utile soprattutto per non contrarre infezioni e virus vaginali.
Il pH, infatti, è uno dei più importanti protettori della vagina e dei suoi componenti.
Secondo la scala del pH, che va da 1 a 14, la costante di basicità di un elemento va da 8 in poi, quella di acidità da 1 a 6.
Il valore che si aggira intorno al 7 viene considerato neutro e si ha nelle bambine e nelle persone anziane.
Questo accade perchè gli estrogeni, presenti nella ragazze e nelle donne adulte, aumentando portano il valore del pH ad acidificarsi e quindi ad abbassarsi.
Ciò è molto utile e funzionale in quanto si hanno minori possibilità di contrarre malattie infettive, inoltre si stimola la crescita di alcuni lattobacili, detti di Doderlein.
Questa tipologia di lattobacili, uniti ad una buona alimentazione e ad un metabolismo regolare, favoriscono la protezione degli ambienti intimi della donna.
Il pH comincia a diventare neutro anche quando ci si trova nel periodo delle mestruazioni e quello precedente.
Durante il periodo di ovulazione il pH diventerà acido, utile per evitare di contrarre infezioni, ma sfavorevole per gli spermatozoi che non saranno in grado di vivere in questo ambiente.
Allora entra in gioco il muco cervicale che ha pH 8 che, equilibrando il pH di 4, favorirà il concepimento.
Quando effettuare un test di pH vaginale?
In farmacia è possibile acquistare un test per accertare il valore del proprio pH vaginale.
Eseguirlo è molto semplice e si effettua nel momento in cui si hanno dolori e pizzicore nella zona vaginale.
Si ricorda che è sempre bene però rivolgersi al proprio ginecologo per esami più specifici e veritieri.
Come agire?
È bene utilizzare detergenti intimi con un pH molto basico per equilibrarlo con lo stato di acidità della vagina.
Inoltre bisogna evitare di ricorrere frequentemente a lavande vaginali poichè potrebbe modificare il pH e favorire infezioni.