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Quali sono le cause dello spotting?

spottingQuando parliamo di spotting, ci riferiamo a perdite di carattere ematico (sangue, dunque) che avvengono tra un ciclo e l’altro e dunque a grande distanza dal ciclo vero e proprio.

Trattandosi di un fenomeno casuale e comunque non costante, siamo ovviamente portate ad avere più di qualche preoccupazione nel caso in cui lo spotting si presenti.

Vediamo insieme cosa c’è da sapere sullo spotting, quando è il caso di preoccuparsi, se c’è qualcosa che possiamo fare per farlo scomparire.

Le cause dello spotting

Lo spotting ha in genere cause benigne. Si tratta infatti di un fenomeno al quale, nella maggioranza dei casi, sono collegati fenomeni relativi ai cambiamenti ormonali:

  • Lo spotting è molto comune quando il ciclo riproduttivo sta per cominciare e dunque in prossimità del primo ciclo mestruale, il menarca;
  • Lo spotting è altrettanto comune quando invece si sta avvicinando la menopausa;
  • Allo stesso modo importanti variazioni di tipo ormonale possono portare allo spotting;
  • L’utilizzo della pillola, soprattutto durante i primi periodi, può dare luogo a spotting ripetuto, di colore rosso e con quantitativi che potrebbero essere molto simili a quelli espulsi durante il normale ciclo mestruale.

Il fatto che le cause più comuni siano benigne, non vuol dire comunque che lo spotting sia un evento da ritenere “normale”. In base alla nostra età dovremo infatti tenere in considerazione diversi fattori.

Negli anni dell’infanzia e della giovinezza

Lo spotting è una caratteristica, per così dire, tipica prima del menarca. Se lo spotting non ha una durata eccessiva, non deve essere considerato un problema.

Una volta che però si diventa sessualmente attive, lo spotting deve essere ritenuto necessariamente qualcosa da portare all’attenzione del nostro ginecologo: può essere infatti segno di alcune malattie sessualmente trasmissibili, come la clamidia o la gonorrea.

In altri casi invece può essere segnale di un cancro alla cervice, motivo per il quale è ancora il caso di porre lo spotting all’attenzione del nostro ginecologo.

Verso la fine dell’età fertile

Verso la fine dell’età fertile, ovvero oltre i 30, si deve porre attenzione ulteriore verso lo spotting. In questo caso infatti lo spotting può essere segnale del cancro endometriale, un cancro uterino molto importante.

Allo stesso tempo lo spotting può essere segnale della presenza di fibromi, crescite benigne che possono causare in genere nulla più che fastidi comunque facilmente superabili. Polipi e fibromi si possono rimuovere chirurgicamente.

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