Vivere al Meglio
Il rettocele è un collasso dell’area che copre dalla fine della vagina all’inizio dell’ano, e che è tipico della mezza età.
Colpisce, per ragioni anatomiche, esclusivamente le donne, ed è un problema che crea ostacoli alla corretta evacuazione delle feci.
Gli escrementi, infatti, si accumulano nella sacca che si è così formata e sono, senza aiuto meccanico, praticamente impossibili da rimuovere.
Le cause del rettocele
Il tessuto fibroso che occupa la parte tra ano e vagina è sostenuto dai muscoli pelvici e, soprattutto a causa dell’età e della perdita di tono che può essere dovuta ad un parto o ad un trauma, può perdere la sua capacità di essere elastico.
Per questo motivo avviene un prolasso, che pur piccolo che sia crea automaticamente una sacca dove vanno a depositarsi, volente o nolente, le feci.
I sintomi del rettocele
Fatta eccezione per la stitichezza, che in genere colpisce le donne anche per altre cause non legate al rettocele, non c’è alcun sintomo che possa ricondurre alla presenza di questo problema.
A volte la zona può presentarsi indurita, anche se non sempre, motivo per il quale è estremamente difficile diagnosticare il rettocele in assenza di esami approfonditi.
Si può curare il rettocele?
Il rettocele in genere non necessita di interventi specifici, in quanto è un problema con il quale si può convivere senza alcun tipo di problema.
Nel caso in cui però la presenza di questo prolasso causi problemi di costipazione cronica, si può pensare di effettuare un piccolo intervento chirurgico teso a ripristinare l’elasticità dell’area.
Per farlo in genere viene tagliato il tessuto in eccesso e con una convalescenza minima si può tornare a vivere una vita assolutamente normale, nella quale il rettocele non potrà tornare ad essere nostro sgraditissimo ospite.
L’intervento si effettua anche in day hospital presso tutte le strutture, sia pubbliche che private. È necessaria l’impegnativa del medico, che vi invierà presso la struttura preposta all’intervento.
