Il colesterolo è uno dei grandi problemi del nostro secolo, si è palesato infatti come un vero pericolo a causa del grande aumento del consumo di cibi grassi e particolarmente lavorati tipico della nostra epoca. Per fortuna una volta scoperto il malanno, è stato anche creato il farmaco.
Le grandi aziende farmaceutiche, una volta scoperti farmaci che aiutano la cura dell’eccesso del cosiddetto “colesterolo cattivo” hanno iniziato la produzione di questi utilissimi medicinali, oggi ormai ampiamente diffusi in tutto il mondo.
Oggi però ci sono anche degli integratori più o meno naturali che possono aiutarci a gestire i livelli di colesterolo (sempre sotto controllo medico) e il loro consumo è incrementato, è questo il caso del riso rosso.
Cos’è il riso rosso?
Il riso rosso non è altro che il normale riso da cucina, che viene fatto fermentare tramite un tipo di lievito definito appunto “rosso”, che poi è quello che gli conferisce anche il tipico colore a fermentazione ultimata.
Viene considerato un alimento particolarmente adatto ai regimi dietetici ed utile per il controllo dei grassi nel sangue, grazie ad alcuni principi che gli vengono conferiti dal processo a cui viene sottoposto.
Lo troviamo spesso alla ribalta delle cronache proprio per queste sue caratteristiche, conosciute sin dall’antichità e nella medicina tradizionale cinese.
Pur essendo tranquillamente consumato anche come alimento, il riso rosso sta prendendo sempre più piede con il suo uso come integratore.
La forma di estratto secco permette infatti una forte concentrazione dei principi attivi, permettendo così di ottenere buoni risultati senza dover consumare grandi quantità dell’alimento.
Controindicazioni
I risultati ottenuti dalla sua assunzione come integratore sono effettivamente piuttosto interessanti, e sarebbero dovuti proprio al contenuto di alcune sostante chiamate “statine”. E i risultati sarebbero addirittura simili a quelli dei farmaci.
Questa somiglianza ha fatto scattare in molti un campanello d’allarme, e dopo le prime verifiche si è constata che pur trattandosi di un integratore, il riso rosso fermentato può contare non solo benefici, ma anche controindicazioni simili a quelle dei farmaci, anche se spesso di minore entità.
La sua eventuale assunzione va sempre subordinata ad un consulto medico, che in base al nostro caso personale saprà minimizzare anche le controindicazioni.