Il sarcoma è un tumore maligno che interessa il tessuto connettivo. In genere i sarcomi sono rari e in media rappresentano solo l’1% delle diagnosi di tumore effettuate ogni anno.
Nell’articolo di oggi parleremo dei sarcomi e delle loro caratteristiche e ci occuperemo anche dei sintomi e delle terapie citando alcuni esempi. Se pensate di avere una malattia, ricordate di consultare al più presto il vostro medico.
I sarcomi
Il sarcoma più diagnosticato è il tumore stromale gastrointestinale conosciuto anche come ”GIST”. Ogni anno viene diagnosticato a circa 3.500 persone. Possono colpire persone di qualsiasi età, ma la metà dei sarcomi che interessano le ossa e circa il 20% dei sarcomi dei tessuti affliggono pazienti con età inferiore a 35 anni.
I sarcomi ossei, come l’osteosarcoma o il sarcoma di Ewing, sono più comuni nei pazienti molto giovani e anche nei bambini. Spesso colpiscono addirittura i bambini e i ragazzi con un’età inferiore ai 15 anni di età.
Alcuni tipi di sarcoma sono causati da un virus (virus del sarcoma di Kaposi) e in alcuni casi (quando si tratta di un sarcoma di dimensioni ridotte) si cura con una terapia antiretrovirale. I sarcomi, se non individuati tempestivamente , possono generare metastasi a linfonodi, fegato e polmoni.
Sintomi e terapia
I sintomi di un sarcoma sono:
- Tumefazione;
- Dolore forte.
La tumefazione in genere aumenta pian piano di dimensione e il dolore non scompare a seguito dell’assunzione di antinfiammatori. Il dolore aumenta man mano che la tumefazione si ingrandisce e la malattia avanza. Viene percepito perché la massa tumorale comprime organi e nervi.
A seconda del tipo di sarcoma si ricorre ad una terapia diversa. In genere l’approccio è soprattutto chirurgico perché può scongiurare l’amputazione delle zone affette. Anche le terapie antitumorali classiche, come la chemioterapia e la radioterapia, sono utili per sconfiggere il sarcoma.
In genere la chemioterapia tratta con esito positivo la maggior parte dei pazienti con sarcomi ossei. La radioterapia in genere viene utilizzata dopo l’operazione chirurgica, ma rappresenta una seconda opzione che purtroppo molto spesso non porta ai risultati sperati.
La prognosi dipende dal tipo di sarcoma e dall’espansione dello stesso, ma per alcuni tipi di sarcoma la percentuale di sopravvivenza si aggira attorno all’80/85 %.