La sindrome di Burnout è uno stato psicofisico di enorme stress, causato in genere dalle condizioni lavorative, che rappresenta una vera e propria forma di esaurimento nervoso.
Si tratta di una patologia che è diretta derivata del cattivo rapporto che si ha con il lavoro che si svolge o con il proprio ruolo all’interno delle organizzazioni lavorative.
Burnout è una parola inglese, che sta a significare logoramento totale, bruciamento, sdoppiamento, ad indicare proprio che il soggetto che viene colpito da questa sindrome si ritrova completamente annullato nelle capacità mentali e di giudizio.
La malattia dei medici
Si tratta di una patologia che sembra interessare in maniera principale gli operatori delle cosiddette “helping professions”, ovvero i tipi di lavoro che consistono nell’offrire il proprio aiuto a persone sofferenti. Sono casi piuttosto tipi infatti:
- Medici;
- Infermieri;
- Assistenti sanitari;
- Assistenti sociali;
- Psicologi;
- Psichiatri;
- Personalità religiose guida (come imam o preti parrocchiali);
- Operatori di volontariato.
Si tratta di un insieme di persone piuttosto omogeneo, che sottolinea come la sindrome da “logorio” sia tipica di chi vive in contesti estremamente stressanti, dove le aspettative superano quelle commerciali ed economiche.
Il tripode
La sindrome da burnout presenta un quadro psicologico problematico su tre fronti:
- L’esaurimento più importante è quello emotivo, che vede il soggetto che ne è colpito come emotivamente inaridito e incapace di empatia. Si avverte una condizione a causa della quale ci si sente scarichi interiormente e emotivamente e dove l’empatia scivola via dai nostri atteggiamenti, per lasciare posto ad un freddo distacco.
- Il distacco è una parte altrettanto fondamentale del quadro clinico di questa sindrome. C’è infatti in atto una forte depersonalizzazione: vuol dire che il soggetto che è colpito da questo tipo di patologia, in genere, mette in pratica un atteggiamento e un comportamento che si possono definire come cinici, senza empatia e con estremo distacco nei confronti delle problematiche degli altri.
- Si avverte, e questo chiude il quadro, una forte insoddisfazione sotto il profilo lavorativo, slegata completamente dalle ricompense di tipo economico o professionale in senso stretto. Il soggetto che viene colpito da questo tipo di patologia è molto insoddisfatto del suo lavoro, ma ovviamente rinuncia a liberarsene in quanto, associando una lieve depressione al disturbo, è incapace di prendere decisioni.
Come si cura?
La cura della sindrome da Burnout prevede l’inizio di un percorso di recupero del paziente-lavoratore che, con l’aiuto di uno psicologo comportamentale, può lentamente riguadagnare aspettative sul lavoro ritenute più normali.
Al tempo stesso allontanarsi dal lavoro per il periodo di massimo stress, è di fondamentale importanza per cercare di recuperare la tranquillità necessaria per affrontare la terapia.