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Stress e memoria corta: sono collegati?

Perché dimentichiamo informazioni importanti dopo poco tempo?

La scienza conferma: esiste un collegamento tra troppo stress e la memoria. Tutto dipende dal tipo di informazioni da assimilare e dalle funzioni del cervello che entrano in azione.

Proviamo a spiegarlo meglio.

Cosa succede nel nostro cervello?

La memoria collegata ai ricordi è facilmente modificabile. Se si presentano informazioni collegate con i vecchi ricordi, vengono autonomamente sostituiti. La zona del cervello che si occupa di questo tipo di memoria si chiama corteccia prefrontale mediale.

Le nuove informazioni senza connessione con il passato sono invece responsabilità dell’ippocampo, una regione diversa del cervello. Un recente studio ha dimostrato che lo stress agisce maggiormante sulla “zona dei ricordi”, creando una specie di blackout in caso di forte ansia.

Questa ricerca è molto importante per la comprensione di determinati disturbi mentali legati all’ansia, che vedono la comparsa di realtà distorte, e per il miglioramento di alcuni sistemi d’apprendimento particolarmente condizionati dallo stress.

Che cosa fare per migliorare la nostra memoria?

Innanzitutto bisogna ben distinguere i problemi legati a malattie neurodegenerative oppure a fattori come l’età. Nel primo caso è assolutamente necessario rivolgersi a dei professionisti che suggeriranno la terapia adeguata.

Per le situazioni fisiologiche, invece, bisogna fare attenzione alla propria routine quotidiana, prevenendo i disturbi della memoria attraverso uno stile di vita più equilibrato. Potete tenere il vostro cervello allenato per rendere la memoria più resistente.

Dopo i 30 anni, oltre agli acciacchi fisici, inizia un lento declino, che nei casi più gravi può sfociare in un invecchiamento precoce del cervello. Per questo motivo è importantissimo salvaguardare la salute mentale.

I latini usavano dire “mens sana in corpore sano” proprio per sottolineare il collegamento tra mente, corpo e spirito. Un’alimentazione sana ed equilibrata, un allenamento costante, evitare gli eccessi (di tabacco, alcol o stress) sono la fonte principale di prevenzione.

Esistono anche dei veri e propri esercizi per tenere il cervello allenato. La “ginnastica mentale” è basata su varie attività: dalla lettura ai cruciverba, i giochi di società alla memorizzazione di poesie o canzoni. Anche il dialogo è un perfetto allenamento, grazie alla memorizzazione di concetti nuovi.

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